Sepp Blatter non ci sta. Il presidente della Fifa, ufficialmente indagato per gestione fraudolenta e appropriazione indebita dalla procura svizzera nell’ambito dell’inchiesta che ha travolto la federcalcio mondiale negli ultimi mesi, non vuole gettare la spugna. “Non ho fatto nulla di illegale o di improprio”, così si difende Blatter stando a quanto riferito dall’avvocato Richard Cullen, che nega ogni tipo di accusa e ribadisce di voler rimanere sulla poltrona di presidente fino alla prossime elezioni, previste nel febbraio 2016. Una presa di posizione netta e precisa, quella di Blatter, a pochi giorni dall’iscrizione nel registro degli indagati.
Due sono i capi d’accusa mossi nei confronti di Blatter: il presidente della Fifa è indagato per un pagamento illecito di due milioni di franchi svizzeri (circa 1,8 milioni di euro) al presidente della Uefa Michel Platini, versamento effettuato nel 2011, che riguarderebbe dei non precisati lavori mai stati svolti dall’attuale numero uno della Uefa. L’accusa di gestione fraudolenta riguarderebbe inoltre un accordo siglato dalla Fifa con la Federazione caraibica e i possibili collegamenti con Jack Warner, presidente della Federazione caraibica all’epoca dei fatti e arrestato insieme ad altri otto dirigenti Fifa lo scorso maggio. L’accordo prevedeva la cessione dei diritti televisivi delle edizioni 2010 e 2014 della Coppa del Mondo ad un prezzo inferiore rispetto a quanto dovuto (poco più di 500mila euro, rivenduti poi ad altre emittenti televisive per circa 16 milioni).