La piccola frenata sul fronte dei ricavi non evita al Bayern Monaco di registrare un nuovo record alla chiusura dell’esercizio 2014/15. Il club bavarese ha annunciato un utile da 23,8 milioni di euro al termine dell’ultima stagione sportiva, una cifra che non trova precedenti nei 115 anni di storia della società campione di Germania in carica. Il tutto nonostante una flessione per ciò che riguarda il fatturato dell’FC Bayern München AG Group: dopo il record di 528,7 milioni dell’esercizio precedente, il giro d’affari dei bavaresi si attesta a 523,7 milioni di euro. Un calo nel quale hanno influito le mancate partecipazioni alla Supercoppa Europea e al Mondiale per club. A questi dati si aggiunge un altro record, quello dell’Ebitda (risultato operativo del gruppo), che per la prima volta supera quota cento milioni, risultando pari a 111,3 milioni di euro.
Botteghino, si resta sotto i 90 milioni. La mancata partecipazione alle due competizioni legate alla vittoria della Champions League (Uefa Supercup e Fifa Club World Cup) dà i primi segnali sul fronte dei ricavi complessivi da partite: dai 140,8 milioni dell’esercizio chiuso a giugno 2014 si passa ai 137,6 milioni dell’ultimo bilancio. In particolare, i premi per la partecipazione alla Champions League e alle altre competizioni sono diminuiti di cinque milioni, passando da 52,8 a 47,8 milioni di euro, mentre dal botteghino, nonostante la ben nota sfilza di sold-out all’Allianz Arena, arrivano 89,8 milioni di euro, 1,8 milioni in più rispetto al dato dell’anno precedente. In aumento il dato riguardante i proventi televisivi, passati da 54,9 a 58,3 milioni di euro (53,4 dei quali dalla vendita centralizzata per le partite della Bundesliga, sia per i diritti nazionali che esteri) e le operazioni di mercato, che hanno portato nelle casse bavaresi 49,7 milioni di euro contro i 41,2 milioni del 2014.
Marketing e merchandising, i due pilastri bavaresi. Caso più unico che raro per le big del calcio europeo, sponsorizzazioni e marketing si confermano quali voci principali delle entrate del Bayern Monaco. In questo caso, però, i tedeschi devono registrare un dato col segno negativo rispetto all’ultimo esercizio: 113,9 milioni di euro complessivi ottenuti nel corso della stagione sportiva 2014/15, cifra in calo di 3,8 milioni rispetto a quanto iscritto a bilancio nel 2014. Altro punto di forza per i bavaresi è il merchandising, terza voce sopra i cento milioni di euro insieme a marketing/sponsorizzazioni e ricavi da partite (botteghino e premi). Dai 105,2 milioni di giugno 2014, però, si è passati a 101,7 milioni di euro. Gli altri ricavi, legati soprattutto ad affitti e seconde squadre, aumentano da 20,2 a 24,5 milioni di euro.
Costi salariali in crescita. I costi per il personale sono quelli che pesano maggiormente sulle casse del Bayern: dai 215 milioni del 2014 si è passati ai 227,3 milioni dell’ultimo esercizio, vedendo aumentare inoltre il rapporto tra costi per il personale e fatturato, pari al 46,8%. A questi costi si aggiungono spese operative per 126,4 milioni di euro (-7,5 milioni) e spese per materiali e attrezzature per 46,9 milioni di euro (-0,8 milioni). Gli ammortamenti riguardanti la rosa dei giocatori aumentano da 49,7 a 60,6 milioni di euro.
Dividendo di 5,6 milioni per i soci. Il patrimonio netto ha registrato un aumento da 405 a 411,5 milioni di euro e il vice presidente (nonché direttore dell’area finanziaria del club) Jan-Christian Dreesen ha annunciato una “distribuzione di 5,6 milioni di dividendo per i membri del club, a seguito di una risoluzione deliberata nell’annuale meeting degli azionisti del gruppo, tenuto lo scorso 9 novembre”. Per il gruppo nella sua totalità (dunque oltre al club anche Allianz Arena München Stadion GmbH e altre società controllate) il dividendo sarà di 7,5 milioni.