La MLS ha stanziato un supplemento di 37 milioni di dollari (33,6 milioni di euro) per i salari dei calciatori. Sia per il 2016 che per il 2017, 125 mila dollari annui verranno riservati per mettere sotto contratto giocatori locali (homegrown players) e 800 mila dollari a stagione saranno messi a disposizione dei club sotto forma di ripartizione prefissata (target allocation money). L’intenzione è quella di permettere l’acquisizione di giocatori di alto livello, allargando i roster senza richiedere ai proprietari di investire di tasca propria. Todd Durbin, vice presidente esecutivo dell’associazione calciatori, ha dichiarato come obiettivo primario: “il miglioramento della qualità dei nostri prodotti, per diventare uno dei principali campionati al mondo entro il 2022, valutando in seguito eventuali modifiche, se necessarie”.
La MLS ritiene una modifica necessaria la creazione di un secondo livello di cosiddetti “designated players”, ovvero di quei giocatori per i quali è concessa un’eccezione nel salary cap (la regola nota ai più come Beckham Rule, nata proprio in previsione del passaggio del centrocampista inglese ai Los Angeles Galaxy). In questo modo i club sarebbero maggiormente incentivati a cercare giocatori i cui stipendi vadano oltre le soglie del salary cap. “Se davvero vogliamo fare un passo avanti per ciò che riguarda la nostra crescita e il nostro sviluppo – prosegue Durbin – dobbiamo trovare un modo per guidare le nostre risorse al centro delle nostre rose. Quello che stiamo cercando realmente di fare è alzare la spesa media in relazione alla qualità dei giocatori, crediamo che ciò avrà il migliore impatto a breve termine sulla qualità del prodotto”.
La proposta sul target allocation money (TAM), quindi sulla ripartizione prefissata della cifra in questione, può essere utilizzata per mettere sotto contratto o prolungare accordi esistenti con i giocatori, ma può anche essere scambiata tra i club. Più precisamente i club possono usare una parte o l’intera TAM per trasformare un designated player in un non-designated player (qualora venisse fatto nella seconda finestra di mercato, il massimo salariale per il designated player è di 1,5 milioni di dollari in base proporzionale), oppure mantenere la flessibilità convertendo i giocatori acquistati con la TAM in designated player (in caso di slot liberi). Un giocatore, per rientrare nel regolamento sulla TAM, deve guadagnare più di 457.500 dollari a stagione con un massimale fissato a un milioni annuo.