Milan, viaggio a Shenzhen per trovare l’accordo: corsa a due tra Bee e Alibaba

Giorni cruciali per il futuro asiatico del Milan. Nella giornata di domani, una delegazione del gruppo Fininvest partirà alla volta di Shenzen, in Cina. L’obiettivo è quello di chiudere definitivamente l’accordo per il passaggio del 48% delle quote societarie alla cordata guidata da Bee Taechaubol, prima di lasciare le carte in mano agli avvocati e di arrivare al closing nel giro di un paio di settimane. Una vicenda dunque che dopo mesi di stallo ha vissuto negli ultimi giorni fasi cruciali. Giorni in cui si è anche paventata l’ipotesi di un acquisto della maggioranza della società, salvo poi rientrare nei binari su cui si è svolta l’intera trattativa, ovvero quella del 48% (quota valutata complessivamente 480 milioni di euro).

A Shenzhen, sede di una delle tre borse valori della Cina insieme a Shanghai e Hong Kong, la delegazione rossonera/Fininvest incontrerà mister Bee e soprattutto i due-tre partner cinesi intenzionati a chiudere l’accordo. Tra le società locali di maggiore influenza c’è anche il gigante delle telecomunicazioni Huawei, già partner del club rossonero dal novembre 2013. Ma non fa parte della cordata di Bee. Piuttosto nelle ultime settimane sul tavolo della Fininvest è planata l’offerta del colosso dell’e-commerce Alibaba, già presente nel mondo del calcio avendo acquistato in patria il Guangzhou Evergrande, vincitore dell’ultima edizione della Champions League asiatica e partecipante al Mondiale per club disputato nello scorso mese di dicembre. L’azienda del Jack Ma, quotata anche negli States, sarebbe prioritariamente intenzionata a sfruttare il brand rossonero in Cina e in Asia dal punto di vista commerciale. Ma proprio questo è il cuore del piano di sviluppo che sorregge l’offerta della cordata di mister Bee. Quindi la proposta di Alibaba è di fatto alternativa e concorrente a quella di Bee e soci. Non si esclude perciò che qualora dovesse fallire l’accordo con questi ultimi (possibilità che tuttavia si vorrebbe scongiurare in ogni modo), Fininvest possa chiedere ad Alibaba anche un investimento per entrare nel capitale.

  • agostino ghiglione |

    Per adesso il viaggio fruttuoso in Cina sta per farlo Luis Adriano per le sue tasche se è vero che si parla di un ingaggio da 8 mio/anno per il giocatore.Ma anche di 14 mio per le casse del Milan.Ma se queste sono le cifre che si possono permettere in Cina,nonostante le crisi dei mercati finanziari, mi dite cosa possano interessare a loro le miserie in cui si batte il nostro calcio e quelle del Milan in particolare?Tra poche settimane entreremo nuovamente in Campagne Elettorali;allora l’affare o si fa subito o non si fa più!

  • CorteSconta1 |

    Dr. Bellinazzo,seriamente,finiamola con questa boiata

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