Il primo Comitato esecutivo di Gianni Infantino da presidente della Fifa si è chiuso con un accordo di sponsorizzazione con Wanda, il gruppo comandato dal miliardario cinese Wang Jianlin, che giusto un anno fa ha acquisito il controllo di Infront e che possiede inoltre il 20% delle quote dell’Atletico Madrid. Un accordo per il quale non sono state rivelate le cifre, ma che vedrà Wanda legata alla Fifa fino al 2030 in qualità di top sponsor. Il presidente e amministratore delegato del gruppo cinese è Philippe Blatter, nipote dell’ex presidente della Fifa. Del contratto siglato con Wanda, Infantino svela soltanto di aver trovato l’accordo sulla base “di cifre importanti”, e che “l’accordo è stato stilato a regola d’arte, in perfetta conformità con le nostre regole”.
Il neo presidente Fifa ha anche di che preoccuparsi, dato che nel 2015 il bilancio è stato chiuso con un deficit di 108 milioni di euro. Nonostante ciò, la Fifa non rinuncerà a devolvere 500 milioni supplementari ai programmi di sviluppo del calcio: “In appena tre settimane ho individuato potenzialità di risparmio per 150, forse 200 milioni. Ed altri contratti commerciali seguiranno. Vedrete che i conti del 2016 ed i seguenti saranno ben diversi da quelli del 2015”, ha dichiarato Infantino, che auspica un ritorno immediato alla credibilità persa a causa dei recenti scandali. “Per questo motivo è indispensabile procedere sulla strada delle riforme”, ha proseguito il numero uno della Fifa, aggiungendo inoltre riguardo alla trasparenza: “‘Il mio stipendio non e’ ancora stato fissato. Quando lo sarà, lo comunicherò. Almeno ho un punto di riferimento rispetto al mio predecessore”.
Al di là delle questioni economiche, Infantino ha voluto focalizzare l’attenzione sulle innovazioni proposte. Su tutte, quella del Mondiale a quaranta squadre, un’idea da sviluppare per le prossime edizioni: “Non prima del 2026 – assicura il presidente della Fifa -. La mia unica preoccupazione per il prossimo Mondiale è quella di non riuscire ad imparare il russo in tempo per l’inizio della competizione”. E sempre sul piano delle innovazioni, non può mancare un accenno sull’inserimento della moviola in campo: ”Stiamo finalizzando il protocollo. I test partiranno in occasione di gare amichevoli nei prossimi mesi’’. Dodici federazioni e una confederazione si sono già candidate per testare lo strumento tecnologico.