La Juventus festeggia il quinto tricolore anche in Borsa e la chance del secondo posto rilancia il titolo giallorosso

Nel posticipo del 25 aprile il Napoli perde lo scontro diretto con la Roma e la Juventus può festeggiare il suo quinto scudetto consecutivo, con tre turni di anticipo, dopo aver inanellato 25 vittorie nelle ultime 26 partite. A festeggiare in Borsa però sono stati sia la Juve che il club giallorosso. Il titolo della Juventus è cresciuto dell’1,6%, ma dal 4 aprile dopo la sconfitta del Napoli a Udine il titolo è balzato del 7%. La Borsa ha soprattutto brindato alla vittoria della Roma che si avvicina al Napoli con un distacco adesso di appena 2 punti con ancora tre giornate da disputare. Dall’11 febbraio a 3 marzo, periodo in cui la Roma, dopo una serie di vittorie consecutive, ha superato Fiorentina e Inter conquistando il terzo posto in classifica, il titolo della squadra di calcio della Capitale è salito del 19%. Da allora ha riperso un 4%, ma rispetto a quando la Roma era quinta il rialzo messo a segno è del 15%. Il terzo posto, a differenza del secondo, non garantisce l’accesso ai gironi della Champions ma costringe i club italiani a giocare un preliminare con una squadra degli altri principali tornei continentali. Non a caso nelle ultime due stagioni, Napoli e Lazio sono state eliminate retrocedendo in Europa League. A proposito di Lazio, dal 17 marzo, da quando cioè sono crollate a picco le possibilità di una qualificazione in Europa League, il titolo del club di Claudio Lotito ha perso il 19%.

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  • agostino ghiglione |

    E.C.:ovviamente le azioni della S.S. Lazio sono 67,739 (x 1000) e non come ho scritto.Aggiungo che essendo socio occulto del Club in quanto contribuisco con la fiscalità applicata ai miei redditi a tenere in vita il debito di questo club per 23 anni a partire dal 2005 dopo l’accordo intervenuto con la Agenzia delle Entrate e convalida della Commissione Consultiva di Piazza Mastai a Roma.Per estensione alla S.S. Lazio,quotata in Borsa italiana,della L. 178 del 8/08/2002 inopinatamente fatta dal Governo Berlusconi nel 2005 alla vigilia delle Elezioni Regionali Lazio;da quel giorno quindi definita “leggesalvaLazio”.Fu sfruttata da altri 155 imprenditori prima che la Consulta ne sancisse la decadenza.
    A garanzia del pagamento di ogni rata da versare tassativamente il 1 aprile di ogni anno (circa 7 mio) vi è la quota degli abbonamenti sottoscritti e la ipoteca degli impianti di Formello. All’epoca la quota dei diritti TV non era nella disponibilità del Club perchè era fuori dagli accordi per il D.T. e SKY. E questo era uno dei 3 punti indicati da Lotito per dare continuità alla Lazio e farla passare “dal coma alla convalescenza”.Gli altri due erano il problema dello “sponsor”(allora Parmacotto) oggi risolto e la costruzione dello Stadio di proprietà.Quest’ultimo mai affrontato con serietà.Oggi si riparla di riqualificare lo stadio “Flaminio”(in totale abbandono)dimenticandosi che lo stesso impianto è stato indicato nelle opere necessarie per il Progetto Olimpiadi 2024 a Roma.
    Udine l’ha fatto in due anni.Cagliari lo farà entro il 2019.Il Frosinone addirittura un anno prima.Genova,Milano,Roma,Verona condividono l’impianto con due squadre;mentre il Sassuolo e il Carpi devono traslocare a Reggio Emilia e a Modena.
    In Inghilterra questo non avviene e da anni.Ma anche in Spagna ogni società ha il suo Stadio laddove nella stessa città ce ne sono due(Siviglia e Betis;Valencia e Levante;Real e Athletic a Madrid;Barcellona e Espanyol etc.) .
    Quindi non stupiamoci se i bilanci di “Premier” e “Liga” sono positivi( 180 e 150 mio)e la nostra Lega di A ha un passivo di 300 mio destinato a crescere dopo la pubblicazione degli ultimi due bilanci di Milan e Inter.
    Marco,giustamente, ci ricorda che la “torta è bene che prima cresca per poi essere divisa”e per farla crescere occorre intervenire sulle singole dosi e poi accompagnarla dal giusto lievito.Ma l’approccio alla ripartizione dei diritti TV secondo i criteri della Premier o della Bundesliga mi sembra ineludibile.Avremo sempre la quota del 25% da ripartire in base a criteri nazionali salvaguardando il 50% uguale per tutti e il 25% in base al piazzamento nel campionato precedente.

  • agostino ghiglione |

    Le azioni della Lazio ammontano a 67.739 che al valore di Borsa odierno porta alla valorizzazione della Società di 28,63 mio.La performance del titolo ad un anno è stata di -50,16 % ed è noto che queste variazioni sono oggetto di “chiacchiere” con riferimento ai movimenti fatti dall’azionista di maggioranza.Comunque dal 1 gennaio di quest’anno giornalmente c’è stata una media di compravendite di 58.550 titoli per un controvalore di 26.169 Euro.Allora in questa situazione possibile che nessuno voglia passare dalle “chiacchiere”ai fatti per sottrarre la Lazio a Lotito. Per questo parlo di scalata ostile.Comunque ho notato che anche l’effetto “aquila” sta scemando visto che durante la partita Lazio-Inter i gabbiani l’hanno fatta da padroni svolazzando e atterrando sul campo di gioco nel corso della partita.

  • Alessandro |

    E con un’OPA ostile come te la pigli la Lazio, se Lotito ha la maggioranza assoluta e non vuole vendere?
    La Lazio ha una capitalizzazione di borsa di 28 milioni, con un fatturato di 100 milioni. Basterebbe poco per comprarsela, SE SOLO FOSSE CONTENDIBILE. Ma non lo è.

  • agostino ghiglione |

    “Lo Juventus Stadium, per ricavi da partita, è valso nell’ultima stagione 41 milioni di euro, poco meno di quanto ottenuto dallo Schalke 04. I ricavi dal botteghino restano però una voce poco influente nel bilancio bianconero, rappresentando solo il 15% dei ricavi totali. Per trovare le altre italiane bisogna scavare a fondo nella graduatoria, con tre squadre della Serie A tra le ultime quattro. Il Milan, diciassettesimo, ha portato a casa solo 24,9 milioni di euro. Peggio ancora hanno fatto Napoli e Inter, rispettivamente diciannovesimo con 20,9 milioni e ultimo con 18,8 milioni. Per tutte e tre, neanche a dirlo, il botteghino non rappresenta una fonte primaria di ricavo: 10% per il Milan, 11% per l’Inter e 13% per il Napoli.”
    Blog di Marco del 26 gennaio 2015.
    Quindi siamo lontani dai più di 50 indicati da Piero.E dalla analisi di supervalutazione dell’effetto Juventus Stadium.
    E spero che anche la previsione di dominio di 15 campionati su 20 sia pure sbagliata in quanto mi auguro che un Leicester possa aver spazio anche in Italia. E perchè no il Napoli o la Roma il prossimo anno.

  • Piero |

    I cinque scudetti di fila sono per la maggior parte merito dello stadio di proprietà che ha portato i ricavi da match day a più di 50 mil. l’anno, in pratica più di Milan e Inter messe insieme. Finchè la altre non si doteranno di un impianto paragonabile allo Juventus Stadium è impensabile che la Juventus smetta di stravincere in Italia. Al massimo potrà perdere qualche campionato qui e là, ma nel lungo termine vincerà almeno 15 campionati in 20 anni(compresi questi 5), sempre che le altre non facciano qualcosa, sia chiaro.

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