La Bundesliga cambia, dalla stagione 2017/18, i criteri di ripartizione della quota nazionale dei diritti tv. Fino alla stagione in corso, infatti, i diritti negoziati dalla Lega calcio tedesca venivano ripartiti fra Bundesliga 1 (79% del totale) e Bundesliga 2 (21%). Il meccanismo di distribuzione era basato sul merito sportivo e teneva conto delle classifiche dell’ultimo quadriennio e della partecipazione alle competizioni europee. La quota nazionale era suddivisa infatti con questi criteri (per ogni anno vengono assegnati da 36 a 18 punti per ciascuna delle squadre di Bundesliga 1 e da 18 ad 1 punto per quelle di Bundesliga 2; i punti sono moltiplicati per un coefficiente annuale che aumenta il valore della stagione più recente; al termine di questo calcolo emerge una classifica totale del quadriennio, usata per ripartire la quota di diritti secondo il “criterio 2:1”, cioè prevedendo che il primo classificato abbia diritto ad avere il doppio dell’ultimo (in pratica il 5,76% del totale contro il 2,88%).
Con una decisione presa dal Consiglio di amministrazione della DFL nello scorso mese di novembre, invece, i criteri di distribuzione diventano quattro: 1) il 70% del montepremi totale verrà diviso fra tutti i club di Bundesliga 1 e Bundesliga 2, tenendo conto della classifica quinquennale di ciascuna delle due competizioni mantenendo l’attuale criterio di ripartizione. Nella massima serie il primo classificato prenderà il 5,8% contro il 2,9% dell’ultimo, in Bundesliga 2 si andrà dall’1.69% allo 0,75%; 2) una seconda quota, pari al 23%, terrà invece conto della classifica ponderata degli ultimi 5 anni dei 36 club che giocano nelle due competizioni. Non sono ancora chiari i criteri specifici per la costruzione della classifica (che potrebbero rimanere invariati rispetto a quelli oggi usati per attribuire la quota nazionale). Le prime sei classificate avranno diritto allo stesso importo; 3) una terza quota, pari al 5%, terrà invece conto della classifica complessiva dei 36 club negli ultimi 20 anni; 4) l’ultima parte, un 2%, sarà invece specificamente destinata a premiare l’utilizzo dei giovani, perché verrà distribuita proporzionalmente ai minuti giocati dai calciatori Under-23 formati nei club (nel caso di calciatori stranieri, il minutaggio verrà tenuto in considerazione solo se gli stessi sono stati inseriti nella squadra prima del compimento del 18mo anno di età=.
Per quanto riguarda la quota internazionale, invece, è stato previsto un contributo iniziale a favore delle squadre di Bundesliga 2 (attualmente fissato in 5 milioni di euro), mentre il resto dei proventi sono ripartiti esclusivamente fra le squadre della Bundesliga 1. Anche in questo caso sono stati cambiati i criteri. In precedenza il 63,3% del totale veniva assegnato sulla base della posizione in classifica (14,5% alla prima, l’11,8% alla seconda, il 9,2% alla terza, il 6,6% alla quarta e quinta e poi dividendo il restante 51,% fra le altre 11 squadre) e la restante parte (37,7%) viene ripartita fra le squadre che hanno partecipato alle competizioni Uefa nei cinque anni precedenti sulla base del contributo effettivamente dato da ciascuna di esse alla creazione del coefficiente Uefa nazionale (cioè quello che determina il numero di squadre che partecipano a CL ed EL). Con la decisione presa dalla DFL a novembre, invece: il 25% sarà suddiviso in parti uguali fra tutte le 18 squadre della massima serie; il 50% verrà assegnato fra le squadre che hanno partecipato alle competizioni Uefa nei cinque anni precedenti sulla base del contributo effettivamente dato da ciascuna di esse alla creazione del coefficiente Uefa nazionale (cioè quello che determina il numero di squadre che partecipano a CL ed EL); la parte residua del 25% verrà invece attribuita sulla base del numero di partite effettivamente giocate nelle competizioni europee (ogni match, incluso quelli delle fasi di qualificazione, vale un punto ed al termine il montepremi sarà assegnato proporzionalmente al numero di punti conquistati).