Un altro passo avanti verso il nuovo stadio di Cagliari. Il sindaco Massimo Zedda ha firmato ieri l’approvazione definitiva della variante urbanistica. Non è l’ultimo passaggio: il documento sarà discusso nella prossime sedute in Consiglio comunale. Questo per dare il via libera anche alla costruzione dell’impianto provvisorio che ospiterà, in attesa del nuovo stadio, le partite casalinghe del Cagliari.
L’assemblea civica aveva già detto sì alla variante urbanistica con voto compatto che aveva unito maggioranza e opposizione: 31 presenti, 31 favorevoli. Poi però l’iter prevedeva la presentazione delle osservazioni. E quindi di nuovo la firma del sindaco. Il primo passo sarà lo “stadio a tempo” nei parcheggi davanti ai distinti con la vecchia tribuna di Is Arenas e gli spalti presi dallo smantellamento del Sant’Elia: avrà una capienza di sedicimila spettatori. Tutto dovrà essere pronto per agosto-settembre, mesi di avvio della nuova stagione 2017-2018. I lavori invece per l’erede del Sant’Elia dovrebbero partire la prossima estate.
Per il Cagliari calcio si tratta di un investimento di circa 55 milioni: lo stadio nato dalle ceneri dell’impianto inaugurato nel 1970 dovrebbe essere pronto nel 2019. La capienza prevista è di 21mila spettatori, tutte tribune coperte. Non soltanto calcio: previsti spazi commerciali (su questo punto ci sono stati diversi interventi critici dell’opposizione per quanto riguarda il possibile impatto sul tessuto imprenditoriale cittadino) e la possibilità di ospitare palestre e uffici in modo da poter vivere la struttura 365 giorni all’anno. Sotto il profilo sportivo il nuovo stadio è tecnicamente un impianto Uefa 4. Potrà cioè ospitare anche gare di Champions League e qualificazioni a mondiali ed europei. Tranne le finali.