L’Hertha Berlino cerca una nuova casa e progetta l’addio all’Olympiastadion dopo oltre cinquant’anni di permanenza. L’impianto sportivo più grande della capitale tedesca, con i suoi 75mila posti a sedere, è diventato negli ultimi anni un onere piuttosto pesante per il club berlinese, il cui contratto di concessione scade nel 2025 e l’intenzione sembra essere quella di presentarsi a quella data con uno stadio di proprietà di dimensioni ridotte. L’idea sarebbe quella di costruire un’arena da circa 55mila posti a sedere, situata vicino all’attuale stadio, per un investimento “finanziato al cento per cento da privati”, come affermato dal presidente Werner Gegenbauer. “Per i parametri della Bundesliga – prosegue Gegenbauer – l’Olympiastadion non è più un impianto futuribile. In quanto club di fascia media, non possiamo fronteggiare lo svantaggio dovuto ad un impianto troppo grande e troppo vecchio, che per giunta non ci appartiene”. La questione relativa alla capienza è centrale nella costruzione di un nuovo stadio: nell’ultima stagione, pur avendo una media di 48.256 spettatori a partita (l’ottava del campionato), l’Hertha ha chiuso in coda per percentuale di riempimento dello stadio: solo il 64,86 % dei posti disponibili in tutta la stagione è stato occupato, con un solo sold-out per la sfida interna col Bayern Monaco. Cifre non più sostenibili in una lega che supera il 92% di riempimento dei propri impianti e che, proprio ad esclusione dell’Hertha, non trova una squadra al di sotto dell’80%. La maestosità dell’Olympiastadion, tra costi di gestione elevati e un ambiente troppo dispersivo, sta facendo sorgere seri dubbi alla dirigenza dell’Hertha, che per la prima volta dal 1963 potrebbe giocare altrove.
Indica un intervallo di date:
Segui anche su
Commenti Recenti
I Nostri Blog
-
Slow news
- di Ugo Tramballi
-
24zampe
- di Guido Minciotti
Le regole della Community
Il Sole 24 ORE incoraggia i lettori al dibattito ed al libero scambio di opinioni sugli argomenti oggetto di discussione nei nostri articoli. I commenti non devono necessariamente rispettare la visione editoriale de Il Sole 24 ORE ma la redazione si riserva il diritto di non pubblicare interventi che per stile, linguaggio e toni possano essere considerati non idonei allo spirito della discussione, contrari al buon gusto ed in grado di offendere la sensibilità degli altri utenti. Non verranno peraltro pubblicati contributi in qualsiasi modo diffamatori, razzisti, ingiuriosi, osceni, lesivi della privacy di terzi e delle norme del diritto d'autore, messaggi commerciali o promozionali, propaganda politica.
Finalità del trattamento dei dati personali
I dati conferiti per postare un commento sono limitati al nome e all'indirizzo e-mail. I dati sono obbligatori al fine di autorizzare la pubblicazione del commento e non saranno pubblicati insieme al commento salvo esplicita indicazione da parte dell'utente. Il Sole 24 ORE si riserva di rilevare e conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP del computer da cui vengono pubblicati i commenti al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. Ogni ulteriore diffusione dei dati anagrafici dell’utente e di quelli rilevabili dai commenti postati deve intendersi direttamente attribuita alla iniziativa dell'utente medesimo, nessuna altra ipotesi di trasmissione o diffusione degli stessi è, dunque, prevista.
Tutti i diritti di utilizzazione economica previsti dalla legge n. 633/1941 sui testi da Lei concepiti ed elaborati ed a noi inviati per la pubblicazione, vengono da Lei ceduti in via esclusiva e definitiva alla nostra società, che avrà pertanto ogni più ampio diritto di utilizzare detti testi, ivi compreso - a titolo esemplificativo - il diritto di riprodurre, pubblicare, diffondere a mezzo stampa e/o con ogni altro tipo di supporto o mezzo e comunque in ogni forma o modo, anche se attualmente non esistenti, sui propri mezzi, nonché di cedere a terzi tali diritti, senza corrispettivo in Suo favore.