Il crollo del valore della sterlina a seguito della Brexit inizia ad avere i suoi effetti anche sulla Premier League. È prevista una perdita prima delle imposte pari a 312 milioni di sterline (circa 368 milioni di euro) dovuta al declino della valuta inglese del 12%. Per anni i contratti televisivi, vera ragione del boom economico del campionato calcistico inglese, hanno previsto pagamenti in sterline tramite l’utilizzo di strumenti finanziari derivati per gestire il rischio dovuto al cambio col dollaro e con l’euro. I regolamenti contabili sono però cambiati e le aziende sono tenute a valutare i contratti al cambio corrente. Quello che con i precedenti standard sarebbe stato un utile di circa 638mila sterline, adesso è una perdita. Il tutto nonostante il continuo aumento dei ricavi, che ha superato la soglia dei due miliardi di sterline: una cifra destinata ad aumentare con il nuovo accordo televisivo domestico.
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