“Il commissariamento della Lega deve durare il meno possibile tenendo presente la realtà dei fatti. Difficile dire oggi se tre mesi sono pochi o sei mesi sono tanti, perché sicuramente non aiuta nessuno che si vada per le lunghe. I nodi al pettine sono abbastanza significativi, soprattutto sulle tematiche dei diritti tv. Il prima possibile bisogna risolvere il tema dell’articolo 19 (dello Statuto della Lega, quello che regola la distribuzione delle risorse, ndr)”. Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, commentando il probabile decisione di commissariare la Lega di Serie A di cui si sta discutendo al consiglio della Figc in corso in queste ore. L’arrivo come commissario del presidente della Figc, Carlo Tavecchio, sembra imminente. “Il Coni – ha però ribadito Malagò – è completamente estraneo a quelle che sono forme di ingerenza nei confronti di un commissariamento di un’associazione privata. Abbiamo delle nostre opinioni e consigli, ma è una partita che va tutta giocata all’interno della Figc”. Quanto alla scelta della Figc di non candidarsi per la Giunta del Coni in vita del prossimo quadriennio, il capo dello sport italiano specifica: “Oggi la situazione della Giunta è estremamente complessa e competitiva. Non c’è da stupirsi che il calcio non si sia candidato. Anche perché una volta che il calcio si candida sarebbe sbagliato che non poi non fosse eletto. E’ una realtà assolutamente realistica e democratica”.