Napoli, il “peso” degli ingaggi di Mertens e Insigne: dietro solo a Neymar e Cavani al PSG

Il calciomercato del Napoli ha avuto il suo epilogo prima ancora che si aprissero ufficialmente le trattative della sessione estiva con i rinnovi di Mertens e Insigne. Ai due folletti dell’attacco partenopeo sono stati assicurati ingaggi lordi di circa 9 milioni a testa. Una enormità se commisurati al fatturato “standard” del club, vale a dire i soldi che con certezza arrivano nelle casse grazie a diritti tv nazionali (circa 75 milioni all’anno), area commerciale (30), botteghino (20). I ricavi della Champions, per un club come il Napoli, infatti, costretto ora a disputare il turno preliminare contro i francesi del Nizza, non possono essere messi a budget strutturalmente a differenza di quanto possono permettersi società del calibro di Real Madrid, Barcellona o Juventus per restare in Italia.

I rinnovi di Mertens e Insigne sono un segnale forte che il presidente Aurelio De Laurentiis ha voluto mandare alla piazza, accontentando le richieste di Maurizio Sarri e dello spogliatoio. I giocatori e l’allenatore dopo le prestazioni strabilianti della seconda parte della scorsa stagione sono persuasi di essere maturati e di poter seriamente lottare per aggiudicarsi un titolo. Per “vincere”, nonostante la concorrenza sia cresciuta con il ritorno delle milanesi, la conditio sine qua non, era appunto la conferma della rosa.

Lo sforzo economico di De Laurentiis perciò si è concentrato sulla blindatura dei giocatori di punta. Così oggi Insigne e Mertens costano al Napoli, in proporzione ai ricavi strutturali, più di quanto costino ad esempio Messi e Suarez al Barcellona o Cristiano Ronaldo e Bale al Real Madrid ovvero Higuain e Dybala ai bianconeri. Ecco perché gli investimenti del Napoli per Ounas, Mario Rui e per ulteriori innesti dovranno perciò essere il più possibile autofinanziati con le cessioni.

I 18 milioni di ingaggio lordo (tra stipendio e imposte) che costano Mertens e Insigne al Napoli, infatti, assorbono il 14% circa del fatturato strutturale (125/130 milioni). Il giocatore più costoso al mondo, Lionel Messi, che percepisce dopo l’ultimo rinnovo 30 milioni (con un lordo di 60 milioni) all’anno pesa sul bilancio del Barcellona (650 milioni di ricavi strutturali, escludendo le sole plusvalenze da calciomercato) il 9% circa. Suarez, invece, per il quale i Blaugrana spendono circa 25 milioni all’anno tra ingaggio e imposte “vale” poco meno del 4%. I due quindi assorbono il 12% dei ricavi del Barcellona.

Analogo è il peso di Cristiano Ronaldo (30 milioni di stipendio netto) e Bale (12,5 milioni netti all’anno) rispetto al giro d’affari strutturale del Real Madrid (650 milioni). Le due regine spagnole entro tre/quattro anni puntano peraltro ad avere un fatturato di un miliardo di euro. A superare la coppia del Napoli in questa classifica è solo il nuovo duo di stelle del Psg Neymar-Cavani. Rispetto all’attuale fatturato strutturale di 540 milioni del Psg il brasiliano (ingaggio netto di 30 milioni) e l’uruguaiano (15) pesano il 16%. La differenza rispetto ai partenopei è che il giro d’affari dei parigino-qatarioti è destinato ad aumentare più repentinamente nei prossimi anni.

Guardando alla Serie A, Higuain e Dybala costano alla Juventus che ha un fatturato strutturale di 350 milioni poco meno del 7%. Higuain percepisce uno stipendio netto di 7,5 milioni e Dybala, per ora circa la metà. Anche al nuovo strabiliante Milan cinese le due star degli emolumenti Bonucci e Donnarumma costa meno. Su un fatturato strutturale che si attesta senza Coppe sui 220 milioni l’esborso per il portiere (6 milioni netti, circa 12 di lordo) e per il neocapitano (7,5 netto, circa il doppio al lordo delle ritenute fiscali) equivale a circa il 12%. Con il ritorno in Champions tuttavia il club rossonero potrà incrementare il giro d’affari di almeno un centinaio di milioni nel prossimo biennio.

  • agostino ghiglione |

    Caro Fabio,
    pochi giorni fa una trasmissione televisiva ci ha fatto vedere il degrado che circonda lo Stadio San Paolo a Fuorigrotta. Sono state immagini impietose e mi chiedo come possa essere ammesso e se non abbia ragione ADL a voler migrare in Provincia di Caserta.Cagliari ha dato un esempio di come si possa stare in uno Stadio più piccolo in attesa che si completi il rifacimento completo del Sant’Elia con la copertura completa di ogni ordine di posti.L’Atalanta per disputare la EL ha dovuto migrare a Reggio Emilia ma almeno oggi ha acquistato dal Comune lo Stadio e a giorni presenterà il progetto per la esecuzione dei lavori di adeguamento e di ammodernamento.Cosa che il Comune di Napoli non ha voluto concedere alla Società Calcistica Napoli.Autorizzando solo lavori parziali e di nessuna prospettiva visto che al San Paolo c’è ancora una Pista di Atletica.Come al San Nicola di Bari.Con l’aggravante in quest’ultimo caso di essere stato costruito per i Mondiali di Calcio del 1990.

  • agostino ghiglione |

    Caro Fabio,
    pochi giorni fa una trasmissione televisiva ci ha fatto vedere il degrado che circonda lo Stadio San Paolo a Fuorigrotta. Sono state immagini impietose e mi chiedo come possa essere ammesso e se non abbia ragione ADL a voler migrare in Provincia di Caserta.Cagliari ha dato un esempio di come si possa stare in uno Stadio più piccolo in attesa che si completi il rifacimento completo del Sant’Elia con la copertura completa di ogni ordine di posti.L’Atalanta per disputare la EL ha dovuto migrare a Reggio Emilia ma almeno oggi ha acquistato dal Comune lo Stadio e a giorni presenterà il progetto per la esecuzione dei lavori di adeguamento e di ammodernamento.Cosa che il Comune di Napoli non ha voluto concedere alla Società Calcistica Napoli.Autorizzando solo lavori parziali e di nessuna prospettiva visto che al San Paolo c’è ancora una Pista di Atletica.Come al San Nicola di Bari.Con l’aggravante in quest’ultimo caso di essere stato costruito per i Mondiali di Calcio del 1990.

  • agostino ghiglione |

    Mi scusi Sig Lorenzo Falcolini, ma chi segue questa rubrica da anni sa che il Dott.Bellinazzo non è uso a sommare le pere con le mele.Ci fornisce dati inequivocabili di ogni Società di calcio per cui non cedo che gli si possa imputare che il fatturato di Real Madrid e PSG(citati da lei) siano il doppio di quelli del Napoli.E’ anche una sua amara constatazione che ha riassunto in un “scarse”riferendosi alla possibilità di rimanere tra le prime della classe.

  • agostino ghiglione |

    Mi scusi Sig Lorenzo Falcolini, ma chi segue questa rubrica da anni sa che il Dott.Bellinazzo non è uso a sommare le pere con le mele.Ci fornisce dati inequivocabili di ogni Società di calcio per cui non cedo che gli si possa imputare che il fatturato di Real Madrid e PSG(citati da lei) siano il doppio di quelli del Napoli.E’ anche una sua amara constatazione che ha riassunto in un “scarse”riferendosi alla possibilità di rimanere tra le prime della classe.

  • lorenzo falcolini |

    Gentile, mi permetta di essere perplesso in merito ai dati da Lei forniti. I dati di fatturato strutturale di real Madrid e PSG, per esempio, sono riferiti ai ricavi TOTALI, comprensivi di diritti Champions e Calciomercato. Sono dati pubblici e visibili, quindi non credo di sbagliarmi. Poi parlando del Napoli, fa riferimento effettivamente al fatturato strutturale, ma tuttavia da una preview di bilancio il Napoli depositerà un bilancio per la passata stagione di oltre 300 milioni. Credo, quindi, che Lei debba tener conto di questo valore paragonando i dati a Real e PSG. Sia per le big d’europa che per il Napoli dovrebbe discutere di dati simili. Deve parlare di ricavi totali anche per il Napoli me mi menziona i 650 milioni del Real! Saluti

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