Segno meno, ma alla Uefa va bene così. Il Porto ha chiuso l’esercizio 2017 con un risultato consolidato negativo per 35,3 milioni di euro, ma riduce il deficit del 40% rispetto al bilancio precedente, rientrando così nei parametri imposti dal fair play finanziario dopo essere stati attenzionati a causa del rosso da oltre 58 milioni registrato nel 2016. Le tappe concordate con la Uefa prevedono adesso un passivo massimo di venti milioni per il 2018, dieci milioni per il 2019 e il pareggio di bilancio per il 2020. Tutti risultati alla portata del club lusitano, stando alle previsioni di bilancio pubblicate in sede di presentazione dei conti societari: il budget per i prossimi tre anni prevede un passivo di nove milioni per il 2018 e il ritorno all’utile già nel 2019, con un attivo previsto pari a sette milioni. “Abbiamo raggiunto un accordo ottimo per l’FC Porto – ha dichiarato l’amministratore finanziario Fernando Gomes – accettato senza modifiche da parte della Uefa ed esteso per quattro anni, al termine dei quali è previsto il break-even. Questo bilancio è il punto di partenza, nel quale non contano i 58 milioni di perdita dell’esercizio precedente”.
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