Euro 2020 sarà l’Europeo più ricco di sempre. La prima versione “itinerante” del principale torneo per nazionali del vecchio continente avrà un montepremi complessivo di 371 milioni di euro. Un aumento del 23% rispetto all’edizione del 2016 approvata ieri dall’Esecutivo Uefa. Nell’ultimo torneo, disputato interamente in Francia, la torta da spartire tra le ventiquattro federazioni partecipanti era di 301 milioni di euro, per la prima volta sopra la soglia dei trecento milioni con un numero record di nazionali presenti. Il numero rimane identico, la cifra da dividersi aumenta di 70 milioni.
Alle ventiquattro partecipanti andrà una quota base pari a 9,25 milioni di euro, con variabili legate ai risultati nella fase a gironi (ogni vittoria frutterà 1,5 milioni di euro). Da qui in poi, i premi saranno legati al passaggio di ogni singolo turno: l’accesso agli ottavi di finale varrà 2 milioni, il passaggio ai quarti garantirà 3,25 milioni e alle semifinali la cifra salirà a 5 milioni. La finalista perdente si assicura un premio di 7 milioni, mentre la federazione che si laureerà campione d’Europa porterà a casa 10 milioni di euro, che cumulati ai premi per i risultati ottenuti avanzando nel torneo possono portare ad un guadagno complessivo massimo di 34 milioni di euro (per Euro 2016 il massimo possibile era di 27 milioni).
Premi da record per quello che sarà il primo Europeo itinerante nella storia del calcio. La gara d’apertura si giocherà in Italia, all’Olimpico di Roma, unico stadio del nostro paese designato per ospitare il torneo. Le altre strutture scelte dalla Uefa sono l’Olimpico di Baku, il Parken di Copenaghen, l’Allianz Arena di Monaco, l’Aviva Stadium di Dublino, l’Amsterdam Arena, l’Arena Nationala di Bucarest, la Gazprom Arena di San Pietroburgo, Hampden Park a Glasow, il San Mames di Bilbao, il Puskas Stadion di Budapest e Wembley a Londra, quest’ultima la “casa” delle semifinali e della finale.