Il caso Finworld, quello che ha portato all’esclusione dell’Avellino dai campionati professionistici, torna a far tremare dodici società tra Serie B e Serie C. L’ultimatum è arrivato da Roberto Fabbricini, commissario straordinario della Federcalcio, che ha deciso di non far passare in cavalleria la fidejussione concessa dalla società sospesa dalla Banca d’Italia e successivamente cancellata dall’albo. Ai club coinvolti, Avellino escluso, era stata concessa la licenza in bonis, avendo stipulato una garanzia con Finworld prima che emergessero le irregolarità. Adesso però la Figc chiede alle società di regolarizzare la propria posizione entro il 28 settembre.
Palermo e Lecce in Serie B; Arzachena, Cuneo, Juve Stabia, Lucchese, Matera, Pro Piacenza, Reggina, Rende, Siracusa e Teramo in Serie C. Queste le società raggiunte dall’ultimatum federale, meno di un mese per presentare una nuova garanzia e completare la domanda d’iscrizione ai campionati con una fidejussione regolare. Le due società del torneo cadetto, Palermo e Lecce, hanno già reso noto di essersi attivate per presentare la nuova documentazione nei tempi richiesti. “Preso atto di ciò, l’U.S. Città di Palermo sta già provvedendo alla presentazione di una nuova fideiussione entro i termini stabiliti, per assicurare la regolare iscrizione al campionato”, è quanto pubblicato dall’ufficio legale del club rosanero in un comunicato stampa. ” L’Us Lecce – comunicano invece i salentini – precisa di aver provveduto a dar mandato ad altro istituto di assoluta affidabilità al fine di provvedere al rilascio della fideiussione sostitutiva anticipando i termini previsti dalla stessa Federazione”.