Il calcio professionistico in Germania ha prodotto 4,4 miliardi di euro nella stagione 2017/18. Il report annuale della Bundesliga evidenzia l’ennesimo balzo nei ricavi da parte delle principali due leghe calcistiche tedesche, che già nella stagione precedente avevano abbattuto il muro dei 4 miliardi di fatturato aggregato. È il quattordicesimo anno di fila che questo dato va progressivamente migliorando, con una crescita media dell’8,6% annua nel corso dell’ultimo decennio. Le sole società della massima serie (17 su 18 con un fatturato superiore ai 100 milioni di euro) registrano ricavi complessivi pari a 3,8 miliardi di euro: sette anni fa il dato era pari esattamente alla metà e rispetto alla precedente stagione è in crescita all’incirca del 13%.
Per quanto riguarda la sola Bundesliga, l’exploit dei ricavi televisivi e da cessione dei diritti media è la causa principale del nuovo record. Superata la soglia del miliardo, con circa 1,25 miliardi di euro messi in cassa dalle 18 società di massima serie. Una voce che “pesa” per il 32,7% dell’intero fatturato, più di qualunque altra nel bilancio: la pubblicità (da 854 a 872 milioni) vale il 22,9% dei ricavi, il calciomercato in uscita (645,5 milioni) il 16,9% e il botteghino solamente il 14,1%. Rimane comunque un elemento fondamentale per le casse del calcio tedesco, come dimostra l’affluenza di tifosi negli stadi. Con i 538,4 milioni ricavati nella stagione 2017/18, d’altronde, la Bundesliga ha segnato un nuovo record per quanto riguarda gli incassi dalla biglietteria. Ulteriore passo indietro, invece, per quanto riguarda gli utili: 101,7 milioni di euro, meno della metà rispetto al 2016 e 48 milioni in meno rispetto al 2017. Diminuisce anche il numero di club che hanno chiuso l’esercizio con un risultato positivo: da 16 a 13.