Juventus, superati i 300 milioni di ricavi nel primo semestre 2018/19: pesa l’affare Ronaldo

La Juventus chiude il primo semestre dell’esercizio 2018/19 con un utile di 7,5 milioni di euro, inferiore di 35,8 milioni rispetto al risultato dell’analogo periodo dell’esercizio precedente. Un passo indietro, nonostante i ricavi superino l’asticella dei trecento milioni dopo i primi sei mesi dell’anno. In totale i ricavi del semestre luglio-dicembre 2018 si attestano a 330,2 milioni di euro, il 13,6% in più rispetto a un anno fa, ma aumentano anche i costi operativi, pari a 226,8 milioni (+26,9%) per il periodo in questione, e gli ammortamenti (86,3 milioni, +41,7%).

Sul fronte dei ricavi, l’unica voce al ribasso è quella relativa alla gestione dei diritti dei calciatori, pari a 58,9 milioni contro i 76,8 milioni del primo semestre 2017/18. Per il resto, i primi sei mesi dell’esercizio in corso registrano un aumento generalizzato: i diritti radiotelevisivi assicurano 124,6 milioni (un anno fa erano 109,4), sponsor e pubblicità valgono 61,4 milioni (contro i 43,3 milioni del primo semestre di un anno fa), i proventi dal botteghino toccano quota 38,3 milioni (superando i precedenti 30,3 milioni) mentre la vendita di prodotti e licenze per poco non doppia il risultato dello stesso periodo preso in esame nello scorso esercizio: 26,5 milioni, mentre nel 2017/18 si arrivò a 27,8 milioni in tutto il periodo (14,7 milioni al primo semestre).

L’aumento è generalizzato ache per i costi, con il personale tesserato che da solo chiama a sé il 63% dei costi operativi: per il primo semestre, gli stipendi di calciatori e allenatori pesano sulle casse bianconere per 143,1 milioni (un anno fa erano 104,9), mentre i costi per l’altro personale passano da 9,6 a 11,1 milioni. Un segno di quanto abbia inciso l’affare Ronaldo, che ovviamente ha avuto il suo peso anche in merito agli investimenti sul mercato estivo: in totale il saldo di spesa è di 223,2 milioni. In aumento anche i costi per servizi esterni, passati da 40,4 a 43,7 milioni, mente gli acquisti di prodotti per la vendita fanno un balzo in avanti di oltre il 50%: erano 5,9 milioni nel primo semestre 2017/18, sono 12,2 milioni nel periodo attualmente preso in esame. Pressoché invariata la spesa per acquisti di materiali, forniture e approvigionamenti (3,1 milioni). L’unica voce al ribasso è relativa agli oneri da gestione dei diritti de calciatori, diminuita da 10,7 a 6,8 milioni di euro.