Da ormai un anno il futuro del Chelsea sembra destinato ad essere in mani diverse da quelle di Roman Abramovich. Le frizioni diplomatiche tra Inghilterra e Russia hanno creato non pochi problemi al patron dei Blues, il cui visto è scaduto lo scorso aprile e ad oggi non è ancora rinnovato. Un distanziamento forzato che ha alimentato le voci sulla cessione del club, con un interessamento apparentemente concreto da parte di Jim Ratcliffe. Il 66enne magnate britannico è l’uomo più ricco del Regno Unito, con un patrimonio di oltre 21 miliardi di sterline, nonché proprietario di un club calcistico in Svizzera (il Losanna, seconda divisione svizzera) e da pochi giorni anche di una squadra ciclistica. Tramite il colosso petrolchimico Ineos, di sua proprietà, Ratcliffe è divenuto il patron del Team Sky, che da maggio cambierà nome.
Nel 2003, Abramovich rilevò le quote del Chelsea per 140 milioni di sterline. Stando a quanto pubblicato dalla stampa britannica, la richiesta per cedere il 100% del pacchetto azionario sarebbe di almeno 2,5 miliardi. Ufficialmente, il club londinese non sarebbe in vendita, ma i problemi diplomatici che stanno tenendo il businessman russo lontano da Londra potrebbero accelerare questo processo. Senza contare le difficoltà attuali del Chelsea (sesto a tre punti dalla zona Champions) e il blocco del mercato imposto dalla Fifa per il trasferimento irregolare di calciatori minorenni. Ratcliffe non ha smentito il proprio interessamento, anzi, ha lasciato intendere come voglia fare un passo avanti nel mondo del calcio dopo l’ingresso nel Losanna: “Ho una piccola squadra in Svizzera – ha ammesso lo scorso anno al Daily Telegraph -. Il Losanna rappresenta un’esperienza che ci permette di imparare molto. Come quando si mettono i piedi nell’acqua bassa per capire come si nuota”.