Dopo Giappone e Cina, il City Football Group punta alla Thailandia per espandersi ulteriormente nel continente asiatico. La holding controllata dal principe di Abu Dhabi, Mansur bin Zayd Al Nahyan, nonché proprietaria del Manchester City, prosegue dunque il proprio programma di “colonizzazione” in giro per il mondo, con l’Asia quale target principale. Dopo aver sondato possibili interessi in India nel corso “degli ultimi due anni”, come ammesso a marzo dal ceo Ferran Soriano, lo sbarco sembra essere prossimo ad avvenire in Thailandia, più precisamente a Muangthong.
Stando a quanto riportato dal Bangkok Post, il City Football Club sarebbe interessato a rilevare le quote del Muangthong United, come ammesso dal dirigente thailandese Ronnarit Suewaja: “È normale che una società di livello mondiale e con una presenza internazionale come il Manchester City voglia espandersi sul nostro mercato. Bisognerà però aspettare per scoprire se si tratterà del Muangthong United o di qualche altro club”. L’attuale proprietario è il Siam Cement Group, colosso del Sudest asiatico nel campo dell’edilizia e delle costruzioni, con un fatturato annuo di 14 miliardi di dollari.
Qualora il City Football Group dovesse riuscire a piantare la propria bandierina in Thailandia, la holding sarebbe in possesso di otto club in giro per il mondo. Il Manchester City non rappresenta l’unica società europea controllata dal gruppo emiratino, che ha il controllo anche del Girona, retrocesso quest’anno nella Segunda Division spagnola. In Asia ha già le mani su due società: in Giappone è proprietario degli Yokohama Marinos, mentre in Cina detiene le quote del Sichuan Jiuniu, club di terza divisione. Un club a testa, infine, per America del Nord, America del Sud e Oceania: in MLS ha il controllo dell’80% dei New York City FC, in Uruguay ha rilevato il Club Atletico Torque e in Australia è proprietario del Melbourne City.