L’Arabia Saudita prosegue la propria espansione all’interno del calcio europeo. Se Liga e Serie A sono state “ospiti” del regno per le rispettive gare di Supercoppa, è in Premier League che i fondi sauditi stanno trovando un approdo per gli investimenti nei club del nostro continente. Investimenti che interessano già da tempo il Medio Oriente, con i francesi del Paris Saint-Germain in mani qatariote e, tornando in Inghilterra, i potenti mezzi degli Emirati Arabi alle spalle del Manchester City, giusto per citare i due esempi più noti alle cronache sportive. L’Arabia Saudita vuole competere con queste due superpotenze e per farlo ha messo nel mirino il Newcastle, club che manca dalla Champions League dalla stagione 2003/04 e che non trionfa in patria addirittura dal 1927.
Ad avere manifestato il proprio interesse nei Magpies è addirittura il fondo sovrano saudita, ovvero la «cassaforte» dell’erede al trono Mohammed Bin Salman, tra i primi dieci fondi sovrani al mondo con una dotazione pari a 300 miliardi di dollari. L’offerta per rilevare le quote del Newcastle si aggirerebbe intorno ai 350 milioni di sterline (pari a 414 milioni di euro) e dall’altro lato del tavolo c’è un proprietario che da tempo cerca un acquirente solido. Mike Ashley, fondatore della principale catena di negozi di abbigliamento sportivo in Inghilterra, la Sport Direct, ha necessità di fare cassa dopo la crisi di House of Fraser, altro suo investimento. Inoltre da anni la tifoseria del Newcastle è in aperta contestazione nei suoi confronti, complice il tracollo dei bianconeri nell’ultimo decennio, con due retrocessioni in Championship.
In attesa del closing, il Newcastle diverrebbe la seconda squadra della Premier League in mani saudite. dal 2013, infatti, lo Sheffield United vede tra i propri azionisti il principe Abdullah Bin Mosaad Al Saud, altro componente della casa reale, figlio del defunto re Abdulaziz. Sei anni e mezzo fa acquisì il 50% delle quote della Blades Leisure Ltd, la controllante dello Sheffield United, al valore di una sterlina, con l’obiettivo di riportare il club in massima serie. Obiettivo raggiunto lo scorso anno, con il secondo posto in Championship e la promozione diretta in Premier League, dove attualmente si trova all’ottavo posto (ad un solo punto dal Manchester United, quinto e in zona Europa League). Nel frattempo, tra il principe saudita e il co-proprietario, Kevin McCabe, la convivenza non è stata pacifica, al punto da portare la disputa in tribunale. La Corte Suprema, a settembre, ha dato ragione ad Al Saud, stabilendo in 5 milioni di sterline il prezzo di vendita del 50% delle quote di proprietà di McCabe.