Scadenze contrattuali posticipate e sessione estiva di mercato da ricollocare a seconda dell’avvio della nuova stagione. La Fifa ha tracciato le linee guida per i club e le federazioni a seguito degli stravolgimenti dovuti alla pandemia di Covid-19. L’emergenza Coronavirus non ha risparmiato il mondo del calcio, che pensa però anche alle basi da gettare per la ripartenza, pur non avendo ancora certezza sui tempi. Per questo, più che delle direttive, quelle della Fifa sono delle indicazioni prettamente riferite alla campagna trasferimenti che da calendario sarebbe dovuta iniziare il 1° luglio. Per quella data, però, i club potrebbero essere impegnati sul campo, qualora la ripresa della stagione 2019/20 dovesse essere fissata in piena estate.
Il Consiglio Fifa, al termine delle consultazioni con gli azionisti e i rappresentanti di club, giocatori, leghe, associazioni e confederazioni, ha stabilito una serie di principi approvati all’unanimità “per portare una misura di stabilità e chiarezza nel calcio – ha dichiarato il presidente Gianni Infantino – per l’immediato futuro. Speriamo che questo sforzo collaborativo possa fornire un esempio positivo di come il calcio possa unire le forze e mostrare unità, solidarietà e spirito di compromesso per affrontare i tempi impegnativi che ci attendono. Prima che arrivino, una cosa deve essere chiara a tutti, specialmente ora: la salute viene prima di tutto, ben prima del calcio”.
In merito alle linee guida tracciate dalla Fifa, la prima riguarda lo spostamento della scadenza dei contratti e dei conseguenti svincoli. Solitamente previsti per la conclusione della stagione, di fatto verranno adeguati alla data in cui verrà terminata la stagione 2019/20. Non il 30 giugno, dunque, ma a seconda di quando verrà ripresa (e conclusa) l’attuale stagione calcistica. Questo in linea con le intenzioni previste dai contratti originari, oltre che per preservare la stabilità e l’integrità dei campionati, evitando dunque che una società possa trovarsi un giocatore svincolato a stagione in corso. Allo stesso modo, i contratti già firmati in vista della prossima stagione non avranno effetto a partire dal 1° luglio, ma dall’inizio della nuova stagione.
Per quanto riguarda eventuali intese tra club e tesserati relativi a questo periodo di crisi, “la Fifa incoraggia fortemente le società e i giocatori a lavorare insieme per cercare accordi e soluzioni durante il periodo di sospensione”. Una formula che in sé riassume le trattative che stanno andando avanti tra le varie leghe e le associazioni in rappresentanza dei calciatori per trovare un punto d’incontro sulla questione stipendi. “La pandemia – prosegue la nota – ha chiaramente avuto un impatto maggiore sui ricavi delle società, soprattutto da quando non si possono giocare le partite. Il calcio, come altri settori, deve trovare soluzioni eque e adatte a queste circostanze”. Qualora non dovessero trovarsi accordi sulla riduzione degli stipendi, ci si potrà appellare alla Fifa, che esaminerà fattori quali l’esistenza di una reale volontà di raggiungere un’intesa, la situazione economica del club, la proporzionalità degli adeguamenti contrattuali, il reddito netto del giocatore a seguito di queste misure e se i giocatori sono stati trattati in maiera equa.
Cambierà, infine, anche il prossimo mercato estivo, com’è prevedibile. La possibilità di terminare la stagione in piena estate rende necessario modificare le date di apertura delle liste per la stagione 2020/21. La Fifa, dal canto suo, si dichiara flessibile e permetterà uno spostamento della finestra dedicata ai trasferimenti in modo che cada tra la fine della stagione attuale e l’inizio della prossima.