Un bonus da 70 milioni da distribuire a 676 club in tutta Europa. Il Comitato Esecutivo della Uefa ha deciso di concedere immediatamente la parte di proventi destinata alle società che hanno concesso i propri tesserati alle nazionali per le qualificazioni a Euro 2020, competizione che manterrà lo stesso nome nonostante lo spostamento al 2021 per l’emergenza Coronavirus. Sempre a causa dell’emergenza sanitaria, la Uefa ha deciso di venire incontro alle società, anticipando il saldo del bonus per tamponare gli effetti della sospensione dei campionati, nonostante il quadro delle qualificate all’Europeo non sia ancora completo.
Per chi ha concesso i propri giocatori alle 39 nazionali che non prenderanno parte ai play-off di qualificazione (dunque le nazionali già certe di un posto a Euro 2020 e quelle definitivamente escluse), il bonus complessivo è di 50 milioni di euro. A questi vanno aggiunti 17,7 milioni per i club che hanno rilasciato i tesserati per rispondere alle convocazioni delle sedici nazionali coinvolte nei play-off, senza considerare però le partite di spareggio per l’accesso all’Europeo. Per i club che libereranno i giocatori in vista dei play-off, infatti, sono previsti ulteriori 2,7 milioni, per un totale di 70,4 milioni di euro. Soldi che sarebbero dovuti andare ai club una volta ufficializzate tutte le 24 partecipanti al torneo, ma la Uefa ha deciso di anticipare il 96% dell’intera somma già adesso.
In totale, Euro 2020 porterà nelle case dei club europei una cifra minima di 200 milioni di euro, come concordato nel memorandum rinnovato dalla Uefa e dall’Eca nel 2019. Di questi, 70 milioni sono relativi alle qualificazioni e alla Nations League (con conseguenti play-off), mentre gli altri 130 milioni verranno distribuiti ai club in base alle convocazioni per l’Europeo che si terrà tra un anno, come deciso dalla Uefa nelle scorse settimane a causa della pandemia di Covid-19. Allo stato attuale, i club che beneficeranno di questo bonus sono 676, per cifre che vanno dai 3200 euro ai 630 mila euro.
“I club europei sono parte integrante del successo delle nostre competizioni per nazionali – ha dichiarato Aleksander Ceferin, presidente della Uefa – e come risultato, una quota dei nostri ricavi per le competizioni nazionali è distribuito ai club che rilasciano i loro giocatori per queste partite. In questi tempi difficili, in cui molti club stanno fronteggiando problemi finanziari, specialmente in termini di cash flow, era nostro dovere assicurarci che i club ricevessero questi pagamenti il più velocemente possibile”. Gli fa eco Andrea Agnelli, presidente dell’Eca: “Questa è una iniezione di liquidità necessaria per le finanze dei club ed è il risultato di un lavoro congiunto tra Eca e Uefa sulla salvaguardia delle società in questo periodo di minaccia esistenziale. Sebbene la salute pubblica resti il nostro interesse primario, assicurare un sollievo finanziario, legale e regolamentare prima di far ripartire il calcio in tutta Europa, una volta che ci siano le condizioni di sicurezza, è di importanza capitale per l’Eca e i suoi membri”.