La pandemia di Covid-19 e la conseguente crisi economica non hanno risparmiato nemmeno il calcio inglese. Il Wigan, club militante nella Championship, ha annunciato di avere ricorso all’amministrazione controllata per scongiurare il fallimento. Da anni alle prese con una crisi finanziaria, il Wigan dovrà fronteggiare per queste misure anche una penalizzazione in classifica, con una decurtazione di 12 punti come da regolamento. Quanto basta per far finire i Latics dal quattordicesimo posto all’ultimo, rientrando in piena lotta per non retrocedere. I problemi per il Wigan, che ha un passato recente in Premier League e ne 2013 ha vinto la Fa Cup, sono iniziati con la cessione delle quote ad una società con sede a Hong Kong, la Next Leader Fund.
L’azionista di riferimento, Wai Kay Au Yeung, fino a non molto tempo fa possedeva solo una quota minoritaria della controllante del Wigan. In precedenza, il club era in mano ad un’altra holding di Hong Kong, la International Entertainment Corporation, registrata nelle Cayman. In un documento redatto per la Borsa di Hong Kong, questa società ha giustificato la propria intenzione di cedere le quote del Wigan a causa degli “insoddisfacenti risultati finanziari”, dovuti alla retrocessione in Championship, ma anche per l’impatto della Brexit, che “potrebbe avere effetti a lungo termine sull’economia e sulla cresciuta futura del Regno Unito, il che potrebbe danneggiare la fiducia degli investitori e ridurre anche la spesa dei consumatori locali”.
“Ovviamente la sospensione della Championship per la pandiemia di Covid-19 ha avuto un impatto significativo sulle recenti fortune del club”, ha dichiarato Gerald Krasner, uno dei due commissari nominati per l’amminstrazione controllata. “Il Wigan è stato un punto di riferimento e di orgoglio per la città sin dal 1932 – prosegue – e chiunque sia interessato ad acquistare questa storica istituzione sportiva deve contattare gli amministratori. I nostri obiettivi immediati sono quelli di assicurarci che il club completi la sua stagione e trovi urgentemente soggetti interessati a salvare il lavoro delle persone che ci lavorano”.