La stagione 2020/21 della Serie A parte da quattro nuovi sponsor tecnici, in attesa che il divorzio tra Roma e Nike diventi effettivo (solo a partire dal campionato successivo). Il Sassuolo è stato l’ultimo club ad annunciare il cambio di kit supplire, siglando un contratto con Puma i cui termini non sono stati resi noti. Un accordo “a lungo termine” che va a sostituire quello precedente con Kappa, con cui il rapporto è stato interrotto alla conclusione di questa stagione. Col nuovo partner, gli emiliani entrano nel loro centesimo anno di vita e hanno in programma anche una maglia celebrativa per il centenario.
Oltre al Sassuolo, altre tre società di massima serie hanno siglato nuovi accordi per quanto riguarda le sponsorizzazioni tecniche. La Fiorentina ha presentato giusto ieri la nuova divisa viola, targata Kappa, dopo cinque stagioni di collaborazione con i francesi di Le Coq Sportif. Torna in Italia anche la Sampdoria, la cui maglia sarà prodotta da Macron, dopo aver terminato la partnership con gli spagnoli di Joma. Macron perde però il Cagliari, che per la nuova stagione ha puntato ad un accordo di livello internazionale con Adidas, che ha già svelato la prima divisa per il prossimo anno.
Secondo un’analisi svolta da Kpmg, il mercato delle sponsorizzazioni di maglia in Serie A si aggira sui 248 milioni di euro, meno rispetto a Premier League (436 milioni) e Bundesliga (289 milioni). Di questi, gli sponsor tecnici pesano meno della metà, con accordi per un totale pari a circa 110 milioni di euro tra i venti club che hanno preso parte alla scorsa edizione del campionato di massima serie. La nuova Serie A, da questo punto di vista, perde gli accordi tra Kappa e Brescia e tra Macron e Spal, mentre il Lecce ha indossato divise autoprodotte col marchio M908. Al loro posto, subentrano tre marchi tutti italiani: Kappa è sponsor del Benevento, Zeus del Crotone e con lo Spezia sbarca in A anche Acerbis, alla sua prima apparizione nella massima categoria.