Inghilterra, la Football League declina il prestito della Premier League: “Offerta non all’altezza”

La Football League declina l’offerta della Premier League. I club delle divisioni inglesi inferiori hanno rifiutato la proposta avanzata dalle società di massima serie, che hanno messo sul piatto un prestito di 50 milioni di sterline (pari a circa 55 milioni di euro) da aggiungere ai 27,2 milioni di sterline (30 milioni di euro) già stanziati per la terza e la quarta serie. Le società di League One e League Two si aspettavano uno sforzo maggiore da parte delle big d’Oltremanica, ma sperano che la trattativa per raggiungere un’intesa possa proseguire, con l’obiettivo di scongiurare il dissesto dei club, alle prese con mancati introiti dal botteghino a causa della pandemia di Covid-19.

“I club della Efl – si legge nel comunicato – si sono incontrati per discutere l’offerta presentata dalla Premier League in merito al sostegno finanziario richiesto a seguito della pandemia di Covid-19. La necessità di una continua unità all’interno della base è stata fondamentale per la discussione tre le tre divisioni, per cui c’è stato un forte consenso sul fatto che ogni pacchetto di aiuti debba soddisfare le richieste di tutti i 72 clube prima di poter essere pienamente preso in considerazione. La lega è stata molto chiara nelle sue discussioni riguardo i requisiti finaziari necessari per far fronte alle entrate perse nel 2019/20 e nel 2020/21, e mentre i club della Efl apprezzano che sia stata presentata una proposta formale, l’offerta condizionale di 50 milioni di sterline è in qualche modo non all’altezza”.

Nella riunione dei venti club di Premier League, era stato raggiunto un accordo per mettere a disposizione delle società di League One e League Two un pacchetto di aiuti tale da assicurare la sopravvivenza delle stesse, senza che possano vedere la propria attività compromessa dai risvolti economici del Covid-19. L’obiettivo, per l’appunto, è quello di scongiurare possibili fallimenti in vista della stagione 2020/21, tanto più in due categorie che hanno già conosciuto situazioni del genere anche prima della pandemia. Nell’agosto 2019 la Football League ha estromesso il Bury dalla League One per problemi finanziari, sebbene formalmente la società non sia ancora fallita. Quella del Bury è stata la prima radiazione dal 1992 e proprio per evitare scenari simili, la Premier League ha deciso di dare una mano alle leghe minori.

“La Efl – conclude la nota – è disposta a proseguire le negoziazioni con la Premier League per raggiungere una soluzione conveniente che affronti le esigenze finanziarie a breve termine di tutti i nostri club e ci consenta la capacità di considerare parallelamente le questioni economiche a lungo termine che mirano specificamente a rendere la Efl più sostenibile per il futuro”