L’Assemblea generale della Pro League belga ha votato all’unanimità un accordo di massima riguardo il futuro del calcio professionistico in Belgio: i 25 club che compongono la lega hanno infatti dato il proprio assenso alla creazione della Beneleague, ovvero un nuovo organismo che comprenda la lega belga e quella dei Paesi Bassi. Un’ambizione “basata sia sul rispetto delle aspirazioni sportive dei grandi club che sul bisogno di stabilità economica degli altri club professionistici”, si legge in una nota della Pro League, il cui management “avrà un ruolo attivo in questo progetto”. Non un progetto inedito, dato che dal 2012 al 2015 si è avuta una Beneleague nel calcio femminile, soppressa però per un mancato accordo economico al termine della terza (e finora ultima) stagione del campionato.
“La Beneleague – si legge nel comunicato emesso dalla Pro League belga – deve andare di pari passo con la garanzia di una stabilità economica per gli altri club professionistici, attraverso la creazione di un campionato nazionale di prima divisione sulle base di regolamenti e licenze sostenibili. Il progetto implica inoltre che le squadre giovanili dei club professionistici possano rapidamente progredire nelle serie nazionali amatoriali. Per assicurare questa ambizione futura per il calcio professionistico belga, la Pro League rivedrà le condizioni delle licenze professionistiche”.
Secondo un rapporto Deloitte dello scorso anno, un’eventuale fusione di Eredivisie e Pro League potrebbe generare tra i 250 e i 400 milioni di ricavi televisivi, ma al momento il massimo campionato del Belgio è legato fino al 2025 da un contratto con Eleven Sports dal valore di 103 milioni di euro a stagione. Allo stesso modo, anche l’Eredivisie ha ceduto i propri diritti fino al 2025. Nel caso degli olandesi, però, è stata costituita una media company. La Eredivisie Media Marketing vede la partecipazione della Knvb (la federcalcio dei Paesi Bassi, col 4,9%) dei club (44,1%, dopo aver acquistato l’8,82% da Endemol Shine) e della Disney, che si è assicurata il 51% della società in cambio di 80 milioni a stagione fino appunto al 2025, trasmettendo le partite su Espn.
Per altri quattro anni, dunque, non dovrebbe cambiare granché sia in Belgio che in Olanda, a meno che l’intenzione di avviare un nuovo progetto comune non acceleri le operazioni. Il calcio, però, si avvia a seguire la scia di hockey e pallamano, dove già da anni la Beneleague è una realtà (con l’inserimento, in alcuni casi, di squadre provenienti pure dal Lussemburgo). Dalla stagione 2021/22, inoltre, prenderà il via anche la Beneleague di basket, dopo l’annuncio dello scorso 10 dicembre che ha visto tutti i club olandesi e nove club belgi su dieci votare a favore della fusione. Il tutto aspettando sempre una comunicazione ufficiale da parte dell’Eredivisie, che ancora non si è pronunciata in merito.