Nuovo colpo di scena nell’assegnazione dei diritti tv domestici in Ligue 1. La Lfp ha annunciato di aver assegnato ad Amazon i pacchetti lasciati da Mediapro, ma successivamente Canal+ ha comunicato di non voler più trasmettere le due partite a giornata di cui detiene i diritti. Una situazione che si protrae dal 24 settembre 2020, ovvero da quando Mediapro (che aveva acquisito due lotti per circa 830 milioni di euro a stagione) ha chiesto alla Lfp il rinvio del pagamento della rata prevista per il 5 ottobre, pari a circa 172 milioni di euro. Da allora, si è arrivati alla rottura definitiva con Mediapro e all’avvio di nuove consultazioni, non prima di passare dal Tribunale del Commercio di Parigi per il ricorso presentato da Canal+ e beIN Sports France, che avrebbero voluto una rideterminazione dell’intero bando per il periodo 2020-2024. La corte ha dato ragione alla Lfp, che ha così messo in vendita solo i pacchetti persi da Mediapro e, dopo le prime aste chiuse senza successo, ha raggiunto un’intesa con Amazon. Le cifre non sono state rese note, ma si aggirano sui 250 milioni di euro annui per le prossime tre stagioni.
La lega calcistica francese ha annunciato ieri l’accordo col colosso statunitense dell’e-commerce: «Il Consiglio di amministrazione della Lfp ha deciso di assegnare al gruppo Amazon i diritti dei lotti delle due consultazioni avviate il 19 gennaio scorso, che erano stati dichiarati infruttuosi. Questi lotti includono come noto 304 partite di Ligue 1 e 304 partite di Ligue 2 a stagione, per le tre prossime stagioni (2021/22, 2022/23 e 2023/24). Il lotto 3, comprendente 76 partite di Ligue 1, rimane al gruppo Canal+. Il lotto 6 relativo ai diritti on demand rimane al gruppo Free. Le due migliori sfide della Ligue 2 rimangono al gruppo beIN Sports. Al termine di questo lungo processo, la Lfp è contenta di vedere tutte queste partite trasmesse dal gruppo Canal+ e da Amazon per la Ligue 1, e da beIN Sports e Amazon per la Ligue 2».
Subito dopo il comunicato della Lfp, però, è arrivato il dietrofront di Canal+: «Dopo l’insuccesso della scelta di Mediapro nel 2018, Canal+ si rammarica della decisione della Ligue de Football Professionel di prendere in considerazione la proposta di Amazon a discapito di quella dei suoi partner storici, Canal+ e beIN Sports. Canal+ dunque non trasmetterà più la Ligue 1». L’emittente francese aveva acquisito i diritti per trasmettere due partite di ogni giornata di campionato, per una cifra pari a 332 milioni di euro annui. A febbraio, dopo la ritirata di Mediapro, la Lfp aveva inoltre trovato un accordo con Canal+ per trasmettere le partite della stagione 2020/21 assegnate alla società spagnola, in cambio di un indennizzo che non è stato reso noto (ma che secondo indiscrezioni si aggirerebbe sui 35 milioni di euro). Adesso, dopo avere assegnato ad Amazon il quadruplo delle partite di Ligue 1 per una somma inferiore, Canal+ minaccia di non mandare in onda le partite assegnate.
Tra Covid-19 e ritirate, il valore dei diritti televisivi della Ligue 1 è crollato. L’ultimo bando aveva garantito più di 1,1 miliardi di euro a stagione, cifra che si è ridotta a 663 milioni di euro considerando il valore di tutti i lotti messi all’asta. I due pacchetti assegnati ad Amazon hanno subito un ribasso quasi del 70%, rispetto a quando la Lfp li ha assegnati a Mediapro, nel primo dei quattro anni del periodo attualmente in corso. Il ribasso complessivo, per l’intera torta dei diritti televisivi domestici, è invece superiore al 40%. In questo scenario rischia pure di aprirsi una nuova partita sul lotto di Canal+, quello delle 76 partite di Ligue 1 a stagione, valutato 332 milioni di euro prima della pandemia. La stessa Canal+, a seguito del ritiro di Mediapro, aveva già chiesto di riaprire il bando per poter riformulare l’offerta presentata. La minaccia dell’emittente, ora, è quella di non mandare più in onda le gare in programma.