Il Barcellona sta vivendo probabilmente il momento più critico della sua storia. Perso Lionel Messi, il cui rinnovo non è stato ratificato a causa dei limiti salariali imposti dalla Liga, il presidente del club Laporta ha annunciato una perdita record per l’esercizio relativo alla stagione 2020/21: 487 milioni di euro. «Più del doppio di quanto previsto», ha ammesso Laporta. Una situazione inevitabilmente peggiore rispetto all’annata precedente, la prima in cui il Barcellona ha dovuto fare i conti con gli effetti della pandemia, chiusa con 97 milioni di perdite. Tutto questo all’indomani della querelle con la Liga in merito all’accordo da 2,7 miliardi col fondo Cvc. Un importo ritenuto «non è coerente con gli anni di durata» dai catalani, dato che coprirebbe un lasso di tempo di 50 anni.
Per Laporta, le motivazioni di un tale risultato negativo sono da ricercare nei suoi predecessori: «La base di tutto è la gestione della giunta precedente, è una situazione che non si risolve dall’oggi al domani. Abbiamo tardato un paio di mesi per fare la verifica e abbiamo trovato varie cose sul BaçaGate, sull’Espai Barca, sul BLM. Dovremo agire contro la cattiva gestione, è difficile per noi capire come siano state prese queste decisioni». Una gestione che ha di fatto bloccato il club sul fronte salariale: «Non abbiamo margine, lo abbiamo superato. La gestione terribile della giunta precedente ha superato il limite e non abbiamo avuto tempo per cambiare questa situazione».
Il nodo di tutta la questione è sull’accordo Liga-Cvc, osteggiato dal Barcellona: «Tesserare Messi – prosegue Laporta – dipendeva da un accordo che non avrebbe beneficiato al Barça. Mettiamo a disposizione per mezzo secolo i nostri diritti audiovisivi, capite che non è necessario. Leo voleva restare nel Barcellona e noi lo volevamo pure. La volontà del giocatore era determinante. All’interno della Liga dobbiamo attenerci a questa regola, anche se pensavamo che dovesse essere più flessibile. Leo merita tutto, è un uomo che ha dimostrato il suo apprezzamento per il Barça e la sua volontà di restare. Sono triste, ma sono convinto di aver fatto il massimo per il Barcellona».
Il futuro di Messi, ora, sembra portare a Parigi. Il fuoriclasse argentino è in trattativa con il Paris Saint-Germain, che potrebbe completare un mercato stellare con l’ingaggio dell’ormai ex numero 10 del Barcellona. In Catalogna, invece, si rischia l’effetto domino. In primis con Aguero, che si è trasferito al club azulgrana proprio per giocare con l’amico di lunga data Messi. Ad ogni modo, la sua registrazione è ancora congelata, visti i limiti salariali imposti ai catalani.