Il consiglio di amministrazione della Juventus ha approvato la proposta di aumento di capitale fino a un massimo di 400 milioni di euro, già annunciata a fine giugno dal club bianconero e sostenuta per la quota di propria pertinenza (pari al 63,8%) da Exor. La somma, stando a quanto si legge nel comunicato della Juventus, include «l’eventuale sovrapprezzo, mediante emissione di nuove azioni ordinarie». A tal fine, il Cda ha deliberato la convocazione dell’assemblea degli azionisti per il prossimo 29 ottobre, in previsione dell’approvazione del progetto di bilancio relativo all’esercizio 2020/21. L’aumento di capitale è previsto che possa essere realizzato entro la fine del 2021, subordinatamente al verificarsi di condizioni di mercato favorevoli.
«L’aumento di capitale – prosegue la nota – si inserisce nel contesto delle misure atte a far fronte ai rilevanti impatti economici e patrimoniali della pandemia da Covid-19 e consentirà di rafforzare la struttura patrimoniale della società e riequilibrare le fonti di finanziamento a supporto del raggiungimento degli obiettivi strategici del Piano di sviluppo per gli esercizi 2019/24, che sono stati confermati: consolidamento dell’equilibrio economico e finanziario, mantenimento della competitività sportiva e incremento della visibilità del brand Juventus».
La Juventus ha stipulato inoltre un accordo di garanzia con Goldman Sachs International, J.P. Morgan AG, Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A. e UniCredit Corporate & Investment Banking, che agiranno in qualità di joint global coordinators e joint bookrunners. Tale intesa prevede la sottoscrizione e liberazione delle azioni di nuova emissione che non dovessero essere sottoscritte al termine dell’asta dei diritti inoptati.
A fine giugno, quando la Juventus ha annunciato la convocazione del Cda per l’approvazione dell’aumento di capitale, è stata fatta inoltre una stima in merito all’impatto della pandemia da Covid-19 sui conti del club. L’impatto economico complessivo degli effetti negativi diretti e indiretti della pandemia è stimabile in 320 milioni per il periodo compreso tra marzo 2020 e giugno 2022. Il club bianconero stima una progressiva eliminazione delle misure restrittive nel corso dell’esercizio 2021/22 e una sostanziale e progressiva normalizzazione del contesto economico generale a partire dal secondo semestre del 2022. Come spiega il comunicato la pandemia ha inciso su «numerose voci di ricavo (principalmente da gare e da prodotti), sulle prospettive di realizzazione o di incremento delle stesse e di altri proventi (principalmente legati alla gestione dei calciatori) e ha incrementato talune voci di costo, generando un rilevante impatto negativo sia di natura economico-patrimoniale sul risultato di esercizio e sul patrimonio netto, sia di natura finanziaria sul cash-flow».