Il primo trimestre dell’esercizio 2021/22 si chiude con ricavi in calo per Inter Media and Communication, sia per quanto riguarda le sponsorizzazioni che per i proventi televisivi (nazionali e non). Il periodo luglio-settembre 2021 ha portato infatti nelle casse del club nerazzurro 71 milioni di ricavi tra sponsorizzazioni, diritti tv e dalla partecipazione alle competizioni europee. Complessivamente, la differenza rispetto allo stesso periodo nella stagione precedente è di 23,1 milioni di euro, per quanto sul primo trimestre 2020/21 abbia inciso in parte lo “spostamento” dei proventi relativi alla stagione 2019/20, ma contabilizzati nell’esercizio successivo a causa del rinvio dei tornei per la pandemia di Covid-19.
Dalle sponsorizzazioni, in questi primi tre mesi, l’Inter ha ricavato 13,3 milioni di euro. Un dato in calo di 18,3 milioni rispetto al 30 settembre 2021 (mentre su base pro-forma, ovvero senza considerare lo spostamento dei ricavi nell’esercizio 2020/21, il decremento sarebbe soltanto di 5,3 milioni di euro). I ricavi delle sponsorizzazioni di maglia sono raddoppiati da 2,6 a 5,2 milioni di euro, a seguito dei nuovi accordi siglati dal club nerazzurro con Socios.com, Zytara/Digitalbits e Lenovo. Dal prospetto pubblicato dall’Inter si evince che l’accordo con Socios (in scadenza nel 2025) prevede una base di 16 milioni di euro per la stagione 2021/22 più eventuali bonus legati alle prestazioni sportive, quello con Zytara (sempre in scadenza nel 2025) ha un valore complessivo di 85 milioni per quattro stagioni più possibili bonus e la partnership con Lenovo (scadenza nel 2024) prevede un importo fisso di 5 milioni a stagione. Stando a quanto pubblicato nel report, il compenso fisso delle sponsorizzazioni di maglia per l’anno fiscale che si concluderà il 30 giugno 2022 ammonta a 26 milioni di euro.
Sul fronte dei proventi televisivi, i ricavi relativi al campionato di Serie A diminuiscono nel primo trimestre da 37,4 a 24,8 milioni di euro, mentre per la partecipazione alle competizioni Uefa l’importo si è ridotto da 32,2 a 30,7 milioni di euro. Per la stagione attualmente in corso, il club nerazzurro si attende un minimo garantito di 70 milioni di euro dai diritti tv della Serie A, ipotizzando come peggior scenario l’ultima posizione in classifica, fino ad un massimo di 91 milioni in caso di vittoria del campionato. Dalla partecipazione alle coppe europee, con l’accesso agli ottavi di finale di Champions League, l’Inter ha già la certezza di portare a casa 59 milioni di euro.
Passo indietro, infine, anche per quanto riguarda gli accordi regionali con partner globali, sia in Europa che in Asia. Rispetto al primo trimestre dell’esercizio passato, sempre su base pro-forma, sono diminuiti di 0,9 milioni di euro e ammontano a 3,1 milioni. La somma prevista per l’intero anno fiscale si aggira sui 14 milioni di euro. Ancor più marcata la riduzione dei ricavi da naming rights, pari a 1,9 milioni di euro (contro gli 8,9 milioni dei primi tre mesi dell’esercizio 2020/21). Le motivazioni sono da addurre alla «cessazione del contratto con un partner regionale in vigore dal 1° luglio 2021». In totale, il valore dei contratti regionali per l’esercizio in corso si aggira sui 9 milioni di euro.