Cedere per poter acquistare. Oppure, nel caso del Barcellona, spalmare per tesserare gli ultimi acquisti. Il club catalano sta vivendo a gennaio gli stessi problemi avuti in estate, che hanno portato all’addio di Messi per il mancato rinnovo di contratto e al congelamento, fino all’ultimo giorno di campagna acquisti, degli innesti giunti dal mercato (Depay, Aguero e Garcia), sbloccati con i nuovi accordi al ribasso per i compensi di alcuni dei senatori (tra cui Pique) e con la cessione di Griezmann all’Atletico Madrid. Ora è il turno di Umtiti, che ha rinnovato il contratto fino al 2026, riducendosi lo stipendio annuo per far spazio nel monte ingaggi e poter così permettere al Barça di iscrivere in lista Ferran Torres, prelevato dal Manchester City.
Il Barcellona, così come tutti i club della Liga, deve sottostare ad un tetto salariale. Il budget di spesa viene calcolato annualmente in base al costo della rosa che, da regolamento, viene calcolato in base alle retribuzioni salariali (fisse o variabili), ai diritti d’immagine, agli ammortamenti, agli oneri sociali e ad eventuali retribuzioni o per calciatori ceduti in prestito. Tutte voci che, sommate tra loro, intasano il salary cap degli azulgrana, costretti già dall’estate a liberare spazio per poter inserire nuovi giocatori. Non ha fatto eccezione nemmeno il mercato invernale, tanto che il club ha dovuto attendere prima di poter convocare Dani Alves, di ritorno in Catalogna con un contratto al minimo federale. Ma in quel caso, lo spazio si era liberato con l’annuncio del ritiro da parte di Aguero, costretto a lasciare il calcio per un problema cardiaco.
Dopo aver messo 55 milioni sul tavolo del Manchester City per Ferran Torres, il Barcellona ha dovuto tenerlo fuori lista per una settimana, dalla riapertura del mercato fino a questo lunedì. L’annuncio dell’inserimento del 21enne valenciano in rosa è arrivato subito dopo l’ufficialità del rinnovo di Umtiti, impiegato una sola volta in questa stagione e da tempo fuori dai piani dei catalani. Prolungando il contratto, però, il centrale francese ha spalmato il proprio stipendio, aprendo così lo spazio salariale necessario per la registrazione di Torres e rendendosi più appetibile sul mercato, specialmente in patria. Inoltre, il rinnovo abbassa la quota di ammortamento annuo del suo cartellino (è stato acquistato nel 2016 per 25 milioni di euro), alleggerendo ulteriormente i costi della rosa.