Olympique Lione, perdite dimezzate nel primo semestre 2021/22

L’Olympique Lione ha reso noti i risultati finanziari del primo semestre dell’esercizio 2021/22. I ricavi, al di fuori del player trading, sono aumentati di cinque milioni di euro rispetto ai primi sei mesi dell’esercizio precedente e sono pari a 75 milioni di euro. In totale, il fatturato del club francese nella prima metà dell’anno è 116,1 milioni, in calo di 7,1 milioni rispetto allo stesso periodo preso in esame per l’esercizio 2020/21. Le perdite, sempre per i primi sei mesi, si sono pressoché dimezzate: da -50,6 milioni a -27,1 milioni di euro.

Nella prima metà dell’esercizio 2021/22 sono aumentati i ricavi dalla biglietteria, con il rientro dei tifosi allo stadio: da 1,9 a 14,1 milioni di euro. Si riducono, invece, i proventi televisivi, pari a 30,5 milioni (-13,7 milioni rispetto al primo semestre dell’esercizio precedente). Questo perché nell’agosto 2020 sono stati riconosciuti ricavi relativi alla partecipazione alla Champions League 2019/20, mentre nella stagione in corso l’OL gioca in Europa League. Leggero aumento per sponsor e pubblicità, pari a 17,4 milioni (in aumento di un milione). Aumentano da 7,1 a 9,1 milioni i ricavi relativi al branding e da 0,4 a 2,8 milioni quelli legati ad eventi tenuti al Groupama Stadium. In calo, invece, i proventi da player trading: da 53,3 a 41,2 milioni, derivanti dalle cessioni di Andersen al Crystal Palace (16,6 milioni), Cornet al Burnley (11,5 milioni), Lucas al Monaco (8,7 milioni), Bard al Nizza (3 milioni) più altri bonus su precedenti operazioni per 1,3 milioni.

I costi per il personale si sono sostanzialmente ridotti, da 85,5 a 34,9 milioni nella prima metà dell’anno. Va tenuto conto dei 37,1 milioni in contributi ridotti come parte del pacchetto di assistenza previsto dal governo francese. L’impatto della pandemia sul risultato di OL Groupe è comunque stimato in 250 milioni di mancati ricavi.

Per quanto riguarda l’indebitamento, OL Group comunica che “cercherà un rifinanziamento a lungo termine per i suoi due prestiti garantiti dal governo (169 milioni di euro), facendo affidamento su tutte le misure governative a cui ha accesso. Il Gruppo sta inoltre esplorando possibilità per rafforzare il proprio patrimonio netto”.