Gazprom, dopo lo Schalke tocca alla Uefa interrompere gli accordi

La Uefa ha deciso di porre fine alla sua partnership con Gazprom in tutte le competizioni. La decisione ha effetto immediato e copre tutti gli accordi esistenti, tra cui la Uefa Champions League, le competizioni Uefa per nazionali e Uefa Euro 2024. Il valore complessivo dei contratti siglati con il colosso russo dell’energia non è stato reso noto, ma stando a quanto riportato da vari media internazionali, si aggirerebbe tra i 40 e i 50 milioni di euro complessivi per tutte le sponsorizzazioni. La partnership tra Uefa e Gazprom è iniziata nel luglio 2012 e dopo quasi dieci anni termina, alla luce degli eventi degli ultimi giorni tra Russia e Ucraina.

Si tratta del secondo accordo in essere, con Gazprom, che viene sciolto a causa del conflitto attualmente in corso. Il primo club a interrompere ogni legame con l’azienda con sede a San Pietroburgo è stato lo Schalke 04, attualmente militante nella seconda serie tedesca (2. Bundesliga), ma il cui nome era legato a Gazprom dal 2007, ovvero dagli anni in cui il club di Gelsenkirchen era una presenza fissa nelle coppe europee e in Champions League. A seguito della retrocessione, le parti hanno rinegoziato il contratto e in estate era stato annunciato un prolungamento dell’intesa per almeno altre tre stagioni. Invece, dopo aver inizialmente comunicato di aver rimosso la scritta Gazprom dalle divise ufficiali, lo Schalke 04 ha reso noto di aver risolto il contratto.

Gazprom non è la sola azienda russa a vedere interrotti anticipatamente i rapporti di sponsorizzazione con i club europei (o, nel loro caso, direttamente con la Uefa). La prima a tagliare i ponti con uno sponsor russo è stata il Manchester United, che tra i vari partner vantava la compagnia aerea Aeroflot. «Alla luce degli eventi in Ucraina – si legge nel comunicato dei Red Devils – abbiamo ritirato i diritti di sponsorizzazione di Aeroflot. Condividiamo le preoccupazioni dei nostri fan in tutto il mondo ed estendiamo le nostre condoglianze alle persone colpite».