Intervenendo durante il World Economic Forum a Davos, il presidente della Fifa Gianni Infantino ha sottolineato l’impegno nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, usando lo sport e il calcio come forza positiva. Il numero uno della Fifa ha snocciolato una serie di dati, partendo da «una produzione lorda di 200 miliardi di dollari e un valore aggiunto lordo di 150 miliardi di dollari» prodotto dal calcio in scala globale.
«Se traduci questo potenziale economico nella dimensione sociale del calcio – ha dichiarato Infantino – il calcio cambia la vita. Ha cambiato la vita di molte persone: quelli che diventano giocatori, grandi giocatori, megastar, e ragazzi e ragazze, che grazie al calcio possono sperimentare valori, amicizie, spirito di squadra e tanti altri valori. Quindi, l’impatto sociale è lì a causa dell’impatto economico. E poi l’emozione, questa è la parte irrazionale. È qualcosa che non puoi spiegare».
Il presidente della Fifa ha anche sottolineato l’importanza di eventi come il Mondiale per avvicinare persone di origini, religioni, etnie e nazionalità diverse: «Questo è un anno speciale», ha continuato il presidente Infantino. «Siamo usciti dalla pandemia; siamo in un mondo diviso. Abbiamo bisogno di unire le persone. Abbiamo la scusa migliore con la Coppa del Mondo. L’ultimo M Mondiale è stato seguito da quattro miliardi di persone, l’ultimo Mondiale femminile da 1,2 miliardi di persone. Questa Coppa del Mondo in Qatar sarà seguita da cinque miliardi di persone, ben al di sopra della metà della popolazione mondiale. Tutte queste persone che seguono e perseguono la stessa passione, si sentono tutte allo stesso modo e sanno tutte che il calcio ha questa forza unificante».