La Lega Serie A vince la battaglia con la Figc sull’indice di liquidità. Tale parametro non verrà ritenuto determinante ai fini dell’ottenimento della licenza nazionale, per effetto dell’annullamento del provvedimento federale da parte del Collegio di Garanzia dello Sport del Coni. Lo scorso 26 aprile, la Federcalcio aveva comunicato il reinserimento di questo criterio nel Manuale Licenze Nazionali, ponendo la soglia minima per poter ottenere l’iscrizione a 0,5. Nelle ultime due stagioni, invece, il limite era maggiore (0,8 per la stagione 2020/21 e 0,6 per il 2021/22), ma non era determinante per la licenza. L’unico rischio, in caso di mancato rispetto della soglia prevista, era l’impossibilità ad operare sul mercato in entrata.
«In parziale accoglimento del ricorso proposto dalla Lega Nazionale Professionisti Serie A avverso il Comunicato Ufficiale della Federazione Italiana Giuoco Calcio – FIGC n. 220/A del 27 aprile 2022 recante la pubblicazione della delibera del Consiglio Federale FIGC del 26 aprile 2022 di approvazione del Sistema delle Licenze Nazionali per l’ammissione al Campionato Professionistico di Serie A maschile 2022/2023; la delibera del 26 aprile 2022 di approvazione del Sistema delle Licenze Nazionali per l’ammissione al Campionato Professionistico di Serie A maschile 2022/2023; il Manuale Licenze Nazionali Serie A 2022/2023 e ogni altro atto presupposto, connesso e conseguente, annulla i provvedimenti impugnati nella parte in cui si prevede che la verifica del possesso del requisito dell’indice di liquidità sia fissata in un termine antecedente alla chiusura dell’esercizio in corso».
Secondo il Manuale Licenze Nazionali per la stagione 2022/23, la contestazione della Covisoc per i club che non rispettano la soglia prevista per l’indicatore di liquidità sarebbe dovuta essere in programma entro oggi. La decisione del Collegio di Garanzia dello Sport del Coni, invece, annulla la delibera federale che ha portato all’approvazione di questa norma.
La Lega Serie A, come si legge in una nota, «prende atto con soddisfazione del pronunciamento del Collegio di Garanzia del CONI in merito al manuale delle licenze nazionali 2022/2023 approvato dalla FIGC e contenente, tra l’altro, l’introduzione dell’indice di liquidità come requisito di ammissione al campionato. Il dispositivo, comunicato dal massimo organo della giustizia sportiva, conferma la fondatezza delle obiezioni espresse a più riprese dalla Lega in merito ad una misura inopportuna non certo nel merito, ma nei modi e nelle tempistiche, soprattutto per gli effetti retroattivi sulla gestione in corso. L’auspicio è che da oggi si possa riprendere a lavorare tutti insieme per perseguire concretamente e in tempi rapidi quelle riforme che tutti, a cominciare dalla Lega Serie A, ritengono non più procrastinabili. Riforme che, per l’appunto, devono essere improntate sul dialogo e sulla sostenibilità diretta al rafforzamento della competitività del movimento calcistico italiano in sede nazionale e internazionale».