Il Consiglio federale ha approvato all’unanimità le Licenze Nazionali per l’ammissione ai campionati professionistici 2023/2024. L’azione della FIGC si è concentrata su tre aree di intervento: l’introduzione di verifiche intermedie dell’avvenuto pagamento dei debiti tributari scaduti al 31 dicembre e dei debiti internazionali scaduti al 30 settembre; l’allineamento a quanto previsto dal Manuale delle Licenze Nazionali sia alla definizione di pendenza di contenzioso sia dell’inclusione degli incentivi all’esodo tra i compensi dovuti a tesserati; una maggiore selettività del sistema degli indicatori di controllo per le campagne trasferimenti, prevedendo sia un graduale innalzamento dell’indicatore di liquidità sia l’attribuzione di una ‘funzione peggiorativa’ agli indicatori correttivi di indebitamento e di costo del lavoro allargato.
Per la stagione sportiva 2023/24 il valore dell’indice di liquidità per il mercato è fissato a 0,6 per la Serie A e 0,7 per la B e la C, mentre per le sessioni delle campagne trasferimenti del 24/25 la misura minima dell’indicatore di liquidità a 0,7 per tutte le Leghe e l’anno dopo a 0,8. Per quanto riguarda invece gli indicatori correttivi (che hanno una percentuale peggiorativa del 15% il primo anno, del 20% il secondo e del 25% il terzo anno), il livello soglia di quello dell’Indebitamento è fissato a 1,2, mentre è stabilito a 0,8 per quello del Costo del Lavoro Allargato, che si abbasserà a 0,7, in linea con la disposizione UEFA, dalla stagione 2025/26. Insieme al Manuale delle Licenze Nazionali è stato deliberato un aggiornato sistema di garanzie integrative per i Club di Serie B e di Serie C.
«Oggi – ha dichiarato il presidente federale Gabriele Gravina nella conferenza stampa che ha fatto seguito alla riunione del Consiglio – è stato battuto un mio precedente record. Nel 2018 le licenze furono approvate a dicembre, poi per diverse tensioni interne siamo andati oltre. Quest’anno ci eravamo dati l’obiettivo di chiudere entro ottobre per poter garantire alle società una migliore programmazione. Sono licenze innovative, che puntano a dare sicurezza al sistema sotto tre principi: solvibilità, stabilità e contenimento dei costi».
Rivolti i più sentiti auguri di buon lavoro a nome di tutta la Federazione al neo Ministro per i Giovani e lo Sport Andrea Abodi, Gravina ha ribadito la sua soddisfazione per la decisione del Governo di ricostituire un dicastero ad hoc per il mondo dello sport: “Con Abodi ci siamo già visti lunedì scorso – ha dichiarato in conferenza stampa il presidente federale – un incontro propositivo con al centro la candidatura a EURO 2032. Tra una decina di giorni, quando andremo a Nyon per presentare il nostro dossier, auspico ci sia anche la lettera di impegno da parte del Governo”. Gravina si è soffermato con il Ministro anche sull’annosa questione dei Decreti correttivi alla riforma dello sport adottati dall’ex Sottosegretaria Vezzali, che non ha tenuto conto delle richieste di chiarimento formulate proprio dalla FIGC sull’entrata in vigore al’1° gennaio 2023 (quindi a metà stagione sportiva, con tutte le difficoltà operative che questo comporta), sul mancato riconoscimento per tutti i club di calcio femminile della possibilità di beneficiare degli sgravi fiscali come le società che fatturano meno di 5 milioni di euro e sul rinvio dell’abolizione del vincolo sportivo.