Football Money League, dominio Premier: nessun club di Serie A in top 10

Il dominio economico della Premier League si allarga ulteriormente. Sono undici i club della massima serie inglese presenti nella top 20 della Football Money League di Deloitte, per la prima volta più della metà delle società inserite in classifica appartiene ad una sola lega. La Serie A non ha nessun rappresentante tra le prime dieci per fatturato in Europa, con la Juventus – prima tra le italiane – che scivola all’undicesimo posto. In generale, i club mondiali hanno fatturato 9,2 miliardi di euro nella stagione 2021/22, un aumento del 13% rispetto all’anno precedente dovuto principalmente alla riapertura degli stadi e al termine delle restrizioni da Covid-19, con entrate da botteghino pari a 1,4 miliardi di euro (contro i 111 milioni del 2021).

Il Manchester City si conferma il primo club in Europa per ricavi, con 731 milioni di euro totali. Sono tre in tutto i club ad aver superato la soglia dei 700 milioni di euro di fatturato annuo. Il Real Madrid resta saldo alle spalle dei citizens, con ricavi pari a 714 milioni di euro, mentre mette piede sul podio il Liverpool, protagonista del più evidente balzo in avanti dell’intera graduatoria: dai 550,4 milioni di ricavi del 2021 è passato a 701,7 milioni di euro, diventando così la seconda società inglese per fatturato. Meglio del Manchester United (quarto con 688,6 milioni di euro), del Chelsea (ottavo con 568,3 milioni), del Tottenham (nono, 523 milioni) e dell’Arsenal (decimo a 433,5 milioni). Tra le prime 20, inoltre, si trovano West Ham, Leicester, Leeds, Everton e la new entry Newcastle, le cui quote sono state rilevate dal fondo saudita Pif proprio nel corso della stagione 2021/22.

Fuori dalla top ten, per la Serie A l’unica società a non registrare passi indietro rispetto al 2021 è il Milan, che passa dal diciannovesimo al sedicesimo posto in graduatori con 264,9 milioni di ricavi (in aumento di 48,6 milioni). Perde 32,5 milioni la Juventus, scavalcata dall’Arsenal e dal Tottenham e ora undicesima in Europa per fatturato, con ricavi pari a 400,6 milioni di euro. Stabile al quattordicesimo posto l’Inter, che passa però da 330,9 a 308,4 milioni di ricavi. Se prima i nerazzurri erano sulla scia di Borussia Dortmund e Atletico Madrid, ora devono fare attenzione alla risalita delle inglesi, col West Ham che ha superato quota 300 milioni di euro in un anno. Incremento sostanziale anche per il Paris Saint-Germain, con 654,2 milioni di euro (88 milioni in più rispetto alla precedente edizione), mentre al Bayern Monaco non basta aver alzato l’asticella del fatturato a 653,6 milioni di euro: i bavaresi lasciano il podio e finiscono al sesto posto. Davanti al Barcellona, che ha chiuso il 2021/22 con 638,2 milioni di ricavi.

A livello globale, oltre all’inevitabile cambio di rotta sul fronte dei ricavi da stadio, si registra un aumento dell’8% dei ricavi commerciali, passati da 3,5 a 3,8 miliardi di euro. Il loro aumento però non basta a contrastare la contrazione dell’11% dei ricavi da diritti televisivi, pari a 485 milioni di euro. Nella stagione 2020/21, però, i club hanno beneficiato di introiti maggiori per il differimento dei ricavi relativi all’annata precedente, interrotta per la pandemia di Covid-19 e ripresa in seguito. Per la prima volta, la Football Money League di Deloitte ha riportato anche i ricavi generati dalle squadre femminili dei club della Money League, con ricavi medi di 2,4 milioni di euro. Il Barcellona Femeni, con entrate pari a 7,7 milioni di euro, è la squadra femminile che ha generato i maggiori ricavi tra i club presenti in graduatoria, seguita da Manchester United (6 milioni di euro) e Manchester City (5,1 milioni di euro).