La notizia circolava da tempo ma ora c’è la conferma ufficiale: l’Inter punta a realizzare il nuovo stadio nel Comune di Rozzano in un’area di 250/300mila metri quadrati di proprietà di Bastogi e Brioschi Sviluppo Immobiliare della famiglia Cabassi nella zona Sud del capoluogo lombardo. Le due società quotate ne hanno dato notizia con un comunicato. L’accelerazione si deve al fatto che tra non molto dovrebbe essere ufficializzato da parte del Comune di Milano il vincolo “storico” sul secondo anello (che maturerà un’età di 75 anni). Sarà un vincolo “leggero”, ma comunque renderebbe impraticabile la possibilità che si porti avanti il progetto del nuovo San Siro, con abbattimento dell’attuale impianto. Motivo per cui anche il Milan sta stringendo i tempi per l’area di San Donato.
Dal punto di vista tecnico, la società Infrafin (interamente posseduta da Camabo, il cui capitale è detenuto da Bastogi per il 51% e da Brioschi per il restante 49%) ha concesso a F.C.Internazionale Milano S.p.A. «un diritto di esclusiva fino al 30 aprile 2024, finalizzato a verificare la possibilità di realizzare uno stadio e alcune funzioni accessorie all’interno dell’area di proprietà di Infrafin in Comune di Rozzano». Nei prossimi mesi quindi il club nerazzurro effettuerà la due diligence sui terreni e uno studio di fattibilità. Entro la fine dell’anno il comune di Rozzano dovrebbe poi approvare la variante al Piano di governo del territorio per consentire l’espletamento dell’iter burocratico in tempi “non biblici”.
L’area di interesse si trova a meno di un chilometro dal Forum ed è ben collegata. Tuttavia la presenza del centro commerciale di Assago e di altre strutture commerciali, limiterà la possibilità di realizzare altre opere accessorie di questo tipo. L’Inter del presidente Steven Zhang intende valutare però la possibilità di costruire anche altre opere di carattere sportivo ovvero connesse alle attività del club (come un museo). Lo stadio dovrebbe avere una capienza simile a quella di San Siro (intorno ai 70mila posti), per cui si prospetta un costo tra i 450 e i 500 milioni considerando gli attuali prezzi dei materiali.
Vista la situazione, anche la dirigenza rossonera sta intensificando le interlocuzioni con i funzionari del Comune di San Donato. Qualche settimana fa è stata acquisita una società SportLifeCity, proprietaria dell’area San Francesco, quella su cui si vorrebbe costruire il nuovo impianto, che ha già in pancia i diritti per realizzare un’arena. Ovviamente, le cubature e le concessioni relative al progetto rossonero (che prevede lo stadio, ma anche servizi commerciali e sportivi) dovrebbero essere sensibilmente ampliate. Ed è di questo che si sta discutendo in queste ore per capire se ci sono vincoli urbanistici e fisiologici che potrebbero limitare lo sviluppo del piano di Jerry Cardinale. Entro la fine dell’anno, in ogni caso, si potrebbe avviare la macchina dell’iter amministrativo che anche in casa rossonera auspicano molto più rapido dell’esperienza “milanese”.