Il governo britannico, confermando quanto già fatto durante il periodo della pandemia e dell’affaire Superlega, ha ribadito l’intenzione di introdurre un organo regolatore indipendente per supervisionare la governance di tutti i club professionistici, dai 20 della Premier League fino a quelli attualmente in League Two, la quinta divisione inglese. In Parlamento è stato presentato un disegno di legge ad hoc che il primo ministro Rishi Sunak ha definito “un momento storico per gli appassionati di calcio. In questo modo si assicurerà che le voci dei tifosi siano tenute in massima considerazione. D’altronde il calcio è stato a lungo una delle nostre più grandi fonti di orgoglio nazionale. Purtroppo, per troppo tempo alcuni club sono stati controllati da proprietari senza scrupolo, che non hanno pagato le conseguenze della loro cattiva gestione finanziaria, portando al fallimento di club quali il Bury e Macclesfield Town”. In questa stagione, Everton e Nottingham Forest hanno subito una penalizzazione di punti per aver violato le regole di sostenibilità della Premier League.
Il nuovo organo “Regolatore Indipendente del Calcio” (IFR) avrà tre obiettivi fondamentali: migliorare la sostenibilità finanziaria dei club, garantire la resilienza finanziaria in tutti i campionati e salvaguardare il patrimonio del calcio inglese. “Tutto ciò – ha spiegato il Governo inglese – fa seguito a una serie di problemi degli ultimi anni, tra cui la cattiva gestione finanziaria, i piani di separazione verso la Superlega europea e le modifiche ai nomi, agli stemmi e ai colori dei club contro la volontà dei tifosi. Il coinvolgimento dei tifosi è un principio centrale del disegno di legge sulla governance del calcio e garantirà che i tifosi siano riportati al centro del gioco. Come parte della licenza, i club saranno tenuti a consultare i propri tifosi sulle decisioni chiave fuori dal campo, come il patrimonio del club e la direzione strategica dello stesso».
La nuova legislazione prevede inoltre di bloccare l’accesso a competizioni definite “separatiste” come la Superlega, e di implementare test più severi per proprietari e amministratori. Si prevedono anche nuovi poteri di sostegno sulla distribuzione delle risorse economico-finanziarie tra Premier League, English Football League (EFL) e National League. Se le leghe non dovessero riuscire a trovare un accordo sulla distribuzione, l’organismo può essere attivato per garantire il raggiungimento di un accordo.
Per la prima volta, i club dalla National League (primo gradino nella piramide del calcio) fino alla Premier League avranno la licenza per competere nelle competizioni di calcio d’élite.