La Juventus ha chiuso il primo trimestre dell’esercizio 2013/2014 con una perdita di 18,4 milioni che peggiora la performance negativa di 11,6 milioni dell’analogo periodo dell’esercizio 2012/13. Il risultato è dovuto a un incremento dei costi operativi per 6,7 milioni (addebitabile essenzialmente all'aumento del costo del personale tesserato da 32,4 a 39,2 milioni), e ad altre variazioni nette negative per 1,1 milioni (frutto di maggiori oneri finanziari netti per 0,4 milioni, maggiori ammortamenti dei diritti calciatori per 0,4 milioni, per un totale di 12,5 milioni e, infine, di maggiori imposte sul reddito per 0,3 milioni). Costi la cui crescita non è stata compensata dall'aumento dei ricavi totali del periodo luglio-settembre 2013, saliti di appena 1 milione (da 54,6 a 55,6 milioni). In particolare, i ricavi da botteghino del trimestre sono scesi da 6,5 a 4,9 milioni per la disputa di una partita in meno allo Juventus Stadium. I ricavi da diritti tv sono scesi da 25,2 a 19,6 milioni. Positivi i rendimenti delle voci "sponsorizzazioni e pubblicità" e "gestione diritti calciatori" con introtiti saliti rispettivamente da 11,9 milioni a 12,7 e da 6,1 milioni a 13,2 milioni.
Stato patrimoniale e indebitamento. Al 30 settembre 2013 il Patrimonio netto della Juve ammonta a 30,3 milioni (in diminuzione rispetto al saldo di 48,6 milioni al 30 giugno 2013 per effetto del rosso di 18,4 milioni). L’indebitamento finanziario netto ammonta a 178,2 milioni, in aumento 17,9 milioni rispetto al saldo di 160,3 milioni del 30 giugno 2013 a causa principalmente dei flussi di cassa assorbiti dalle attività di investimento (10,9 milioni) e dalla gestione operativa (4,9 milioni)riazioni minori (€ 2,1 milioni). Sono cresciuti in particolare (dai 50,1 milioni di giugno 2013 a 67,3 milioni) i debiti verso le banche.
Calciomercato estivo. Le operazioni perfezionate nella campagna trasferimenti 2013/2014 estiva hanno comportato complessivamente un aumento del capitale investito di 38,4 milioni derivante da acquisizioni per 65,7 milioni e cessioni per 27,3 milioni (valore contabile netto dei diritti ceduti). Le plusvalenze nette generate dalle cessioni ammontano a 13,1 milioni.