Il Milan ha siglato un accordo di sponsorizzazione triennale con il colosso cinese delle telecomunicazioni Huawei. Il gruppo cinese sarà premium sponsor e mobile partner della società rossonera fino al 30 giugno 2016. “Siamo molto orgogliosi di questo accordo – ha sottolineato l’a.d. Adriano Galliani – e metteremo a disposizione il nostro brand e i nostri giocatori. La Cina è un mercato straordinario in cui speriamo possa crescere la presenza del Milan. Stiamo lavorando ad accordi molto importanti in tal senso”.
Huawei, che nel 2012 ha registrato un fatturato di 35,3 miliardi di dollari, ha 150mila dipendenti che sono anche proprietari del 100% del capitale. Leader globale nelle infrastrutture per tlc, Huawei ha gradualmente investito per sviluppare la propria presenza nel mondo consumer, in cui si colloca al terzo posto nel mercato mondiale degli smartphone. La divisione consumer ha registrato un fatturato di 7,77 miliardi di dollari e ha lanciato di recente l’Ascend P6, lo smartphone più sottile al mondo.
“La popolarità del Milan anche in territorio cinese – ha commentato George Zhao, a.d. di Huawei Italia – apre grandi opportunità di collaborazione nel prossimo futuro”. Le sponsorizzazioni sportive, ha aggiunto Daniele De Grandis, direttore esecutivo di Huawei Device Italia, sono un veicolo importante “per aumentare la conoscenza del nostro marchio. Riteniamo che l’Italia sia il mercato più importante del mondo nel calcio”.
Galliani ha ancora una volta smentito il fatto che siano in atto trattative per la cessione di quote del club, in Medio Oriente.”Non mi risulta, assolutamente. L’ad di un’azienda – ha spiegato – potrebbe non sapere se il Milan ha in corso trattative: Bernabè, ad di Telecom ha detto di non sapere che era stata ceduta quota a Telefonica. Ma i rapporti trentennali con Berlusconi mi fanno assicurare che non c’è alcuna quota del Milan in vendita. Peraltro, avendo portato i conti in sostanziale pareggio, il Milan è sostenibile. Non c’è necessità di cedere il Milan perché ha saputo aggiustare i suoi conti”.