Esportare la Serie A all’estero è un affare da un centinaio scarso di milioni l’anno. La precisazione arriva dalla Mp&Silva, la
società licenziataria dei diritti televisivi del calcio italiano all’estero, che se li è aggiudicati in una gara pubblica indetta dalla Lega Calcio, e dal suo fondatore
Riccardo Silva. L’imprenditore – dopo la pubblicazione dei conti della sua holding irlandese da parte di Radiocor Il Sole 24 Ore – ha scritto una lettera alla stessa Lega Calcio e a tutti i club di Serie A per chiarire dimensioni e termini del business. “I ricavi e l’utile netto consolidato dell’esercizio 2011-12 della Media Partners & Silvia Limited vanno riferiti alle
attività anche delle sue partecipate in relazione ai diritti media” di una serie di competizioni sportive di cui il gruppo
distribuisce le licenze: il campionato di calcio francese per tutti i Paesi del mondo, la Premier League inglese e la
tedesca Bundesliga per 60 Paesi e diversi tornei di tennis tra cui il Roland Garros. In pratica i 213 milioni di ricavi messi a bilancio dalla holding alla voce “vendita dei diritti media della Serie A” racchiudono invece tutte le attività
del gruppo che ne ha derivato utili per 24 milioni. Le licenze per l’estero del campionato italiano 2011-12 sono
state assegnate in asta per 90 milioni a Mp&Silva che le ha poi rivendute alle tv estere realizzando complessivamente
95-100 milioni. La comunicazione alla Lega Calcio e alle squadre di Serie A è stata fatta “a salvaguardia dei rapporti contrattuali in essere”. Mp&Silva infatti ha già vinto la nuova gara per le tre stagioni successive fino al 2015 per una cifra complessiva di 350 milioni di euro, in
media 117 milioni a stagione.
I diritti tv della Serie A per l’estero valgono 117 milioni annui. Lo precisa il licenziatario Mp&Silva
Esportare la Serie A all’estero è un affare da un centinaio scarso di milioni l’anno. La precisazione arriva dalla Mp&Silva, la
società licenziataria dei diritti televisivi del calcio italiano all’estero, che se li è aggiudicati in una gara pubblica indetta dalla Lega Calcio, e dal suo fondatore
Riccardo Silva. L’imprenditore – dopo la pubblicazione dei conti della sua holding irlandese da parte di Radiocor Il Sole 24 Ore – ha scritto una lettera alla stessa Lega Calcio e a tutti i club di Serie A per chiarire dimensioni e termini del business. “I ricavi e l’utile netto consolidato dell’esercizio 2011-12 della Media Partners & Silvia Limited vanno riferiti alle
attività anche delle sue partecipate in relazione ai diritti media” di una serie di competizioni sportive di cui il gruppo
distribuisce le licenze: il campionato di calcio francese per tutti i Paesi del mondo, la Premier League inglese e la
tedesca Bundesliga per 60 Paesi e diversi tornei di tennis tra cui il Roland Garros. In pratica i 213 milioni di ricavi messi a bilancio dalla holding alla voce “vendita dei diritti media della Serie A” racchiudono invece tutte le attività
del gruppo che ne ha derivato utili per 24 milioni. Le licenze per l’estero del campionato italiano 2011-12 sono
state assegnate in asta per 90 milioni a Mp&Silva che le ha poi rivendute alle tv estere realizzando complessivamente
95-100 milioni. La comunicazione alla Lega Calcio e alle squadre di Serie A è stata fatta “a salvaguardia dei rapporti contrattuali in essere”. Mp&Silva infatti ha già vinto la nuova gara per le tre stagioni successive fino al 2015 per una cifra complessiva di 350 milioni di euro, in
media 117 milioni a stagione.