Dopo l’avvistamento fantasma di Ferragosto (certo che Garibaldi Thohir poteva scegliere una meta più esotica di Milano in piena afa agostana per trascorrere qualche giorno di vacanza con la famiglia), e la confusione mediatica che ne è scaturita, Erik Thohir ha aggiornato la sua agenda. Il tycoon indonesiano ha dettato all’Ansa una dichiarazione di smentita della sua presenza in Italia e ha chiarito che non metterà piede nella Penisola prima di due settimane.
Alla fine di luglio, era stato organizzato lo sbarco in Italia per il closing dell’affare in corrispondenza della metà del mese d’agosto per svolgere le ultime cruciali fasi di trattativa nel massimo riserbo. Il “misunderstanding” sull’arrivo a Milano già nella serata del 15 agosto di Thohir annunciato da tutti i media nazionali si lega in effetti a questa indiscrezione e lasciava presagire l’imminente, positiva, conclusione della trattativa.
Scoperta, in qualche modo, la vecchia agenda (anche se la presenza di Garibaldi ufficialmente non sarebbe collegata alla trattativa) e in considerazione della necessità di limare ancora alcuni aspetti del contratto di cessione del club nerazzurro i programmi sarebbero stati prontamente rivisti e aggiornati. Si sta lavorando, per esempio, alla costituzione di una nuova società che acquisirà il controllo dell’Inter, con due opzioni: il modello di accordo tra soci Usa e Unicredit per cui nella nuova società sono presenti vecchi (la famiglia Moratti) e nuovi soci; oppure l’acquisto di una quota di maggioranza dell’Inter da parte della newco partecipata esclusivamente dai nuovi soci (mentre ai Moratti resterebbe la sola quota di azioni nell’attuale società).
In ogni caso, da lunedì gli studi legali che assistono i Moratti (Clearly Gottlieb Steen & Hamilton) e Thohir (Jones Day) torneranno ad occuparsi attivamente del dossier.
A questo punto, l’arrivo di Thohir sarebbe stato “riprogrammato” per la settimana del 26 agosto con l’obiettivo di chiudere l’affare entro la fine del mese. Il giorno dovrebbe dipendere dalla rapidità con cui le ultime questioni in discussione (determinazione precisa di quote, accollo dei debiti, modello di governance e scelta del management) saranno sistemate.
Ovviamente se questo timing fosse confermato lo spazio per agire sul mercato sarebbe ridotto al minimo.