I sei club italiani che nella stagione 2012/13 appena conclusa hanno disputato le competizioni europee hanno incassato in totale 143,6 milioni di euro, con una netta sproporzione tra quelli che hanno giocato in Champions (che ha distribuito in totale 904 milioni di euro) e quelli che si sono cimentati nella più "povera" Europa league (che aveva un montepremi di 209 milioni).
Sui 143,6 milioni andati alle squadre della Serie A, tuttavia, 97,5 milioni (il 68%) dipendono dal market pool, vale a dire dagli introiti derivanti dai diritti tv nazionali distribuiti ai singoli club partecipanti, in base alla posizione in classifica nel campionato precedente oltre che alle gare disputate nel torneo.
Questo significa che i club tricolori mediamente hanno conquistato sul campo solo 46,1 milioni (il 22%), mentre per le squadre partecipanti alla Champions la quota dei ricavi dipendenti dalle performance sportive equivaleva nella passata stagione al 45% del totale (409 milioni su 904).
La parte del leone l'ha recitata la Juventus che con ricavi complessivi di 65,3 milioni di euro ha superato anche le finaliste della Champions Bayern Monaco e Borussia Dortmund che si sono dovute "accontentare" rispettivamente di 55 e 54 milioni (ma il market pool tedesco è stato di appena 19 milioni nel primo caso e di 21,7 nel secondo, molto meno del 50% di quanto incassato).
Nel dettaglio al team bianconeri sono andati 8,6 milioni per la partecipazione ai gironi, 4,5 milioni di premi legati ai risultati dei match della prima fase, 3,5 milioni per la qualificazione agli ottavi e 3,9 milioni per l'accesso ai quarti di finale. A far esplodere i ricavi però è stata la quota di market pool (44,8 milioni). Grazie alla mancata qualificazione alla fase a gironi dell'Udinese (uscita ai rigori con il Braga) queste risorse per l'Italia sono state girate solo a due società.
Anche il Milan infatti si è giovato di questa situazione e con 51,3 milioni, di cui 36,2 dal market pool, si è piazzato alla quarta posizione della graduatoria dei club che hanno registrato i maggiori incassi europei. I rossoneri oltre agli 8,6 milioni standard per la fase a gironi hanno incamerato 3 milioni per i risultati del gruppo e 3,5 per il passaggio agli ottavi.
La Lazio che ha sfiorato le semifinali in Europa league è stata la terza squadra in assoluto nella seconda competizione continentale dal punto di vista dei ricavi con 9,5 milioni (meglio hanno fatto solo il Fenerbace con 11 milioni e il Chelsea che ha vinto il torneo "scendendo" dalla Champions con 10,7 milioni). Il team biancoceleste ha sommato a 1,3 milioni di bonus per la partecipazione al gruppo, 1,3 milioni per i risultati conseguiti nella prima fase. Le vittorie nei tre turni a eliminazione diretta invece hanno portato introiti per 200mila, 350mila e 450mila euro. Il market pool è stato pari a 5,9 milioni.
Inferiori i ricavi del Napoli che ha incassato 6,8 milioni di euro, di cui 4,5 dal market pool. I partenopei hanno ottenuto dai gironi il bonus di 1,3 milioni più premi per le perfomance di 800mila euro. Altri 200mila euro sono arrivati dal match dei sedicesimi perso con il Viktoria Pilsen.
All'Inter la partecipazione all'Europa league è valsa in totale 6,6 milioni. Il market pool ha assegnato ai nerazzurri 3,7 milioni. Il resto degli introiti sono stati garantiti dal girone (bonus di 1,3 milioni e premi per 1 milione) e dalle partite a eliminazione diretta (550mila euro).
Infine, l'Udinese eliminata nella fase a gironi ha guadagnato solo 4 milioni (di cui 2,4 di market pool). AI friulani però è stato assicurato un bonus da 2,1 milioni per la sfortunata partecipazione allo spareggio di Champions.