Stadi da 10-20.000 spettatori, con un costo tra i 10 e i 40 milioni, realizzati grazie a iter amministrativi certi, da conseguire attraverso il project financing o la concessione, e con un mix di forme di finanziamento. E’ questo il modello di stadio sostenibile della Serie B, prodotto da uno studio durato sei mesi e che rappresenta il primo step di B FUTURA, la piattaforma di sviluppo infrastrutturale della Lega Serie B, che intende fornire la propria attività di supporto con un’operazione di sistema finalizzata alla riqualificazione e l’ammodernamento di stadi già esistenti o la realizzazione di nuovi. Il modello di stadio ideale è stato elaborato da un gruppo di lavoro coordinato da Lorenzo Santoni della Lega Serie B, in collaborazione con Unioncamere (per l’Analisi del contesto e studio di fattibilità), Anci (per l’iter amministrativo), Ance (per la Progettazione preliminare standard), Finmeccanica (per l’elaborazione di un modello di stadio tecnologicamente all’avanguardia) e Istituto di Credito sportivo (per l’Individuazione di strumenti di finanziamento e accesso al credito).
Lo studio ha già suscitato l’interesse concreto di undici club e delle relative amministrazioni comunali: Ascoli, Bari, Brescia, Lanciano, La Spezia, Livorno, Modena, Terni, Varese, Verona, Vicenza.
Il progetto prevede l'analisi del contesto e uno studio di fattibilità per fornire le linee guida di sviluppo del nuovo impianto definendo, tra le altre cose, il bacino di utenza e la capienza massima (da 10 a 20mila posti a sedere a seconda della popolazione, della percentuale di occupazione dello stadio, della presenza in un raggio di 100 Km di top club). Nel caso si tratti di una riqualificazione di un impianto esistente, l’iter preferenziale indicato è quello della concessione e del project financing. Nel caso invece di una nuova realizzazione su aree in disponibilità del Comune si ipotizza un procedimento di variante urbanistica. Per la realizzazione di un nuovo impianto su aree in disponibilità della società le procedure da seguire sono l’accordo di programma e/o la conferenza di servizi. Gli stadi dovranno essere a basso costo, tra i 1.000 e i 2.000 euro a posto, con l’eventuale scelta di avvalersi di tecniche di costruzione modulare, oggi largamente utilizzate, in grado di ridurre i costi e i tempi di realizzazione assicurando comunque elevati standard di qualità.
Per il presidente della Lega Serie B Andrea Abodi “B Futura è stata concepita prendendo spunto dall'oggettiva difficoltà di poter usufruire a stretto giro di una legge obiettivo in grado di fornire certezze di tempi dell'iter amministrativo, dall'esigenza indifferibile di ammodernare i nostri impianti tristemente inadeguati e dalla convinzione che un stadio o un centro di allenamento rappresentino la casa degli appassionati, quindi meritino di essere decorosi, ospitali e funzionali. B Futura coltiva l'ambizione di diventare una sorta di attivatore e di acceleratore di microsviluppo territoriale”.
“Ci siamo focalizzati – ha spiegato inoltre il Direttore generale della Lega Serie B Paolo Bedin – su impianti abbastanza piccoli, sotto i 20mila spettatori, con un costo sostenibile di massimo 2mila euro a posto, e con servizi moderni capaci di rispondere alle dinamiche e alle esigenze dello spettatore di oggi. A confronto con le altre realtà europee abbiamo stadi con capienze in linea, ma con percentuali di occupazione basse, le più basse fra le cinque maggiori leghe europee, vicino a Francia e Spagna, lontanissimi da Germania e Inghilterra, dove hanno messo in campo politiche materiali di impianti sportivi e immateriali di coinvolgimento dei tifosi”.