Prosegue il confronto tra Lega Nazionale Dilettanti ed Associazione Nazionale Comuni d'Italia. Dopo la riunione avvenuta lo scorso 11 marzo tra il presidente Lnd Carlo Tavecchio e il presidente Anci Graziano Delrio, si è discusso dei circa 15mila stadi destinati all'attività del calcio di base che purtroppo, a causa delle difficoltà economiche contingenti e all'attuazione del Patto di stabilità per le amministrazioni locali, risentono in maniera evidente degli scarsi investimenti infrastrutturali. Ottomila mila Comuni e 15 mila società sportive dilettantistiche hanno iniziato un percorso condiviso che vuole portare al raggiungimento di un obiettivo ambizioso: la stipula di un accordo quadro che funga da vademecum per il tema dell'impiantistica. Lnd ed Anci sono concordi nel ritenere, quale elemento imprescindibile del progetto di rilancio della politica territoriale in favore dello sport di cittadinanza, l'esenzione dai vincoli del patto di stabilità per la destinazione di fondi in favore del calcio di base.
''Il mondo dilettantistico – ha dichiarato Tavecchio durante l'incontro – assolve con professionalità e passione ad un compito sociale importantissimo perchè incide direttamente sulla qualità del tempo libero degli italiani, in particolare sulla crescita atletica ed educativa di centinaia di migliaia di minorenni''. Per questo la Lnd ha inteso accelerare il rapporto con l'Anci al fine di fare gioco di squadra per garantire almeno la messa a norma degli impianti di gioco e la conseguente agibilità. Assumono un ruolo determinante anche gli investimenti nel campo delle energie alternative (fotovoltaico, biomasse e pompe di calore), il cui utilizzo porterebbe ad un risparmio del 30% su una spesa complessiva di circa 200 milioni euro. In ultimo, ma non di importanza, la scelta di continuare ad investire per migliorare sempre di più la resa dell'erba artificiale, quale soluzione ultima all'annosa problematica dei costi di manutenzione di un impianto di gioco. La nuova frontiera cui la Lnd sta lavorando è la completa riciclabilità del sistema manto in erba artificiale così da riutilizzare il materiale da intaso anche quando un campo viene dismesso.