"Non c'e stata nessuna sofferenza economica. In questo momento ho bisogno di tranquillità e articoli come quello di oggi mi fanno solo male". Queste le parole con cui Adnan Adel Aref al Qaddumi al Shtewi, potenziale partner del presidente della Roma, James Pallotta, risponde all'articolo pubblicato oggi sul "Messaggero" intitolato "Sceicco da 1.000 euro".
Nel pezzo del quotidiano romano si legge che al Qaddumi nei primi giorni di gennaio ha chiesto alla filiale di Roma di un grosso istituto del nord, un'apertura di credito di 1.000 euro, non concessagli. Il no al piccolo prestito probabilmente si spiega con la presenza dell'arabo nelle partite in sofferenza evidenziate dalla centrale rischi di Bankitalia; prosegue l'articolo, cioè il database che annota gli affidamenti fatti ai singoli clienti, da cui risulta che c'è un debito di 4 mila euro non restituito a qualche banca italiana.
La risposta dello Sceicco è arrivata tramite una mail a una trasmissione radiofonica alla quale al Qaddumi ha allegato anche la documentazione fornita da Eurisc, il sistema di informazioni creditizie gestito dal Crif (Centrale Rischi Finanziari). La relazione mostra che non c'è stata nessuna sofferenza economica, smentendo l'articolo pubblicato oggi. Questo è il messaggio dello Sceicco: "Tutti quelli che hanno lavorato con me e per me, tra cui anche il governo Usa, non possono che parlare bene della mia persona. In questo momento ho bisogno di tranquillità e articoli come quello di oggi mi fanno solo male". Nella relazione sono comunicati i dati creditizi verificati e presenti nel sistema Eurisc. Il documento, inviato dalla sede di Bologna lo scorso 25 gennaio, spiega come al Qaddumi nell'agosto del 2002 ha richiesto a Banca Mediolanum una carta di credito a saldo con un limite utilizzo di 1.300 euro. Nel dettaglio relativo all'andamento dei pagamenti non sono invece evidenziati ritardi o altre segnalazioni.