Lo Schalke 04 ha raggiunto un accordo quadriennale con Veltins per la cessione dei naming rights del proprio stadio fino al 2019. L’impianto, noto in precedenza come Arena AufSchalke, è sponsorizzato dal noto birrificio tedesco dal luglio 2005, che detiene anche i cosiddetti “pouring rights”, ovvero l’esclusiva sulle bevande vendibili allo stadio, fino al 2023.
Nuovi sponsor dall’Asia? In vista dell’imminente scadenza dell’accordo decennale firmato nel 2005, il club tedesco si è mosso alla ricerca di nuovi sponsor, ma dopo una negoziazione durata oltre un anno ha deciso di rinnovare con Veltins fino al 2019. Ma per il club di Gelsenkirchen potrebbero arrivare nuovi sponsor a breve. Si parla di multinazionali asiatiche pronte a legare il proprio nome a quello dei Königsblauen: una mossa che permetterebbe al club di allargare una fetta già abbastanza consistente di tifosi nell’Estremo Oriente. Solo sui social network si contanti oltre 400mila fans cinesi su Facebook.
Aumenta il passivo del club. Nonostante l’indebitamento sia cresciuto nel 2013 da 217 a 230 milioni di euro, dal club si ritengono soddisfatti dei risultati economici ottenuti, sottolineando anche i 206,8 milioni incassati. “Solo la riparazione del tetto dello stadio ha impedito un risultato positivo”, ha dichiarato Peter Peters, direttore finanziario dello Schalke 04, riguardo alla spesa da 18 milioni per la copertura della Veltins Arena. Senza questo investimento il club avrebbe potuto chiudere l’esercizio con un utile di circa otto milioni.
Naming rights, Schalke dietro al Bayern. I temini del nuovo accordo non sono stati rivelati, ma fino alla passata stagione lo Schalke era la seconda squadra di Germania per proventi dalla cessione dei naming rights dello stadio (5,5 milioni annui contro i 6 milioni versati da Allianz al Bayern Monaco). Con questo accordo, Veltins si conferma dunque al fianco di Adidas come main sponsor dello Schalke, prima società tedesca ad aver costruito uno stadio nei parametri imposti dalla Bundesliga senza fondi pubblici e che grazie agli sponsor prosegue la sua politica improntata sulla modernità delle proprie infrastrutture.