In attesa che, tra poche ore, si aprano le buste con le offerte per i vari pacchetti dei diritti tv della Serie A per il triennio 2015/18, riprende forza l’opzione del Canale Lega, di cui oggi Infront ha presentato in Lega il piano di fattibilità commissionato tempo fa dai club, suscitando, a quanto si apprende, l’apprezzamento di diverse squadre rappresentate nella commissione diritti audiovisivi. Anche perché verso questo progetto avrebbero già manifestato interesse investitori finanziari di primissimo livello, fra cui Blackstone e Texas Pacific Group.
L’ipotesi Canale Lega tornerebbe alla ribalta soprattutto in presenza di offerte dei broadcaster ritenute non soddisfacenti. Una eventualità non del tutto improbabile anche alla luce delle dichiarazioni di oggi dell’ad di Sky Andrea Zappia, secondo il quale i diritti tv della Serie A sono troppo cari, inficiando le possibilità di crescita della pay tv italiane. D’altro canto, proprio in queste ore Mediaset (che ha in programma un cda) è alle prese con il braccio di ferro con Telefonica per il pieno controllo della pay tv spagnola Digital Plus sul digitale terrestre (per la quota Mediaset del 22% ci sarebbe stata un’offerta di 350 milioni), né ci sono apparenti segnali di uno sbarco nella Penisola del braccio sportivo di Al jazeera, beIn Sports, molto attivo invece in questi giorni sul fronte francese.
Il piano di fattibilità sul Canale Lega ha poi messo in evidenza come il progetto possa essere implementato anche nell’immediato grazie alle piattaforme tecnologiche esistenti e al forte interesse che le ricerche di mercato hanno rilevato. Secondo una ricerca Eurisko presentata a corollario dello studio, infatti, la Serie A rappresenta il principale driver di abbonamenti pay in Italia e ci sarebbe un potenziale di oltre 8 milioni di famiglie interessate a un abbonamento a un canale Lega, incluse quelle che al momento non ne possiedono uno o hanno rinunciato ad averlo negli anni passati.