Ad un mese dall’inizio della Ligue 1, a Marsiglia tiene banco la questione stadio. Il nuovo Velodrome, i cui lavori sono iniziati nel 2011 e che sarà inaugurato proprio in occasione del prossimo campionato, è il pomo della discordia tra il club marsigliese e il comune francese, che ha richiesto una cifra ritenuta esagerata per l’affitto dell’impianto. A questo, però, si aggiunge una buona notizia per quel che riguarda la cessione dei naming rights dell’impianto: l’accordo con Orange sembra essere vicino alla definizione.
Una richiesta da 8 milioni annui. Nelle scorse settimane, l’impianto di Marsiglia è stato protagonista nelle tensioni tra il club francese e l’amministrazione locale. Pochi giorni fa, infatti, il consiglio comunale ha deciso il prezzo per l’affitto dell’impianto a partire dalla stagione 2014/15: una cifra che si aggira intorno agli otto milioni di euro all’anno, circa 380 mila euro a partita. Una somma giudicata spropositata dall’OM, che prima dei lavori pagava meno di due milioni all’anno per l’affitto. L’amministrazione comunale si difende, definendo “ragionevole” il prezzo proposto.
L’indignazione del club francese. Bruno Botella, direttore di Arema (società che gestirà il nuovo stadio marsigliese), in un’intervista rilasciata a L’Equipe non ha usato mezzi termini riguardo alla questione affitto: “Ci tengo a ricordare che l’aver giocato in uno stadio con dei lavori in corso per tre anni ci ha fatto perdere 25 milioni dal botteghino. Ha l’aria di essere soltanto un dettaglio per i nostri interlocutori. Hanno avuto il coraggio di dire che se l’OM ha i mezzi per comprare un giocatore come Thauvin, allora ha anche i mezzi per pagare un affitto da otto milioni all’anno. È un ragionamento surreale”.
Naming rights, Orange vicina all’accordo. In attesa di terminare i lavori, con l’inaugurazione prevista per l’inizio del prossimo campionato, l’Olympique Marsiglia potrebbe aver già trovato a chi cedere i naming rights dello stadio Velodrome, ristrutturato ed ampliato dopo tre anni di lavoro. La trattativa con Orange, nota compagnia telefonica francese, sarebbe infatti ben avviata: Arema, incaricata anche di trovare un partner per la cessione dei naming rights dell’impianto, avrebbe infatti dato l’ok alla conclusione dell’affare con Orange.